Socio non legittimato a opporsi al diniego di dissequestro dei beni aziendali

La Corte di Cassazione con la sentenza 37856 del21 ottobre 2021 ha statuito che in caso di

dissequestro negato è l’amministratore della Srl, non il singolo socio, a potersi opporre al provvedimento.

I soggetti legittimati a proporre impugnazione avverso al provvedimento di rigetto di dissequestro di compendio aziendale di una Srl, nei cui confronti sia stato disposto il sequestro preventivo da parte del Giudice delle indagini preliminari, va individuato esclusivamente nella società stessa, legalmente rappresentata dal rispettivo organo amministrativo.

Difatti, titolare del patrimonio sociale e dei beni che ne fanno parte non è il socio, ma la società, rappresentata dal suo organo amministrativo.

Il singolo socio di società di capitali, quindi, non è portatore di una legittimazione e di un interesse concreto – inteso come interesse alla restituzione del compendio aziendale sottoposto a vincolo cautelare – a impugnare il provvedimento di rigetto dell’istanza di dissequestro.

Diversamente, egli sarebbe legittimato a impugnare i provvedimenti volti al dissequestro delle quote sociali in sua titolarità, oggetto dei suoi autonomi diritti patrimoniali.

Gli Ermellini hanno dichiarato inammissibile il ricorso promosso da un socio di una Srl per opporsi all’ordinanza con cui il Tribunale aveva respinto la sua istanza di dissequestro dei beni della società, sottoposti a misura cautelare nell’ambito di un’indagine per il reato di cui all’art. 513-bis c.p. (illecita concorrenza con minaccia o violenza).