Utilizzo frequente di denaro contante: professionista tenuto a segnalare
La Corte di Cassazione con ordinanza 29315 del 13 novembre 2024 ha statuito che il frequente utilizzo di denaro contante può costituire un indicatore di sospetto sufficiente a giustificare l’obbligo di segnalazione da parte del professionista.
Un professionista era stato sanzionato per omessa segnalazione di operazioni finanziarie sospette relative a una ditta cliente nel 2008.
Le operazioni, per un totale di circa 683.000 euro, consistevano in pagamenti frazionati in contante, ritenuti anomali e incoerenti rispetto all’attività dichiarata.
Si discuteva se, prima delle modifiche introdotte dal Decreto Legge n. 78/2010, l’obbligo di segnalare operazioni in contante fosse già previsto dalla normativa del 2007 (articolo 41 del Decreto Legislativo n. 231/2007) o se tale obbligo fosse stato introdotto solo successivamente.
La Corte ha stabilito che l’obbligo di segnalazione per operazioni sospette era già implicito nella normativa del 2007. Il ricorso frequente e ingiustificato al contante era sufficiente a giustificare la segnalazione.