Decreto Milleproroghe: in Gazzetta Ufficiale la legge di conversione
Pubblicata sulla Gazzetta Ufficiale la legge di conversione del decreto Milleproroghe.
Quali sono le novità che entrano in vigore
Tra le principali novità che entrano in vigore, si segnala:
– il rinvio al 31 marzo 2023 del termine per la comunicazione delle opzioni di cessione e sconto in fattura (articolo 3, comma 10-octies);
– la possibilità per le assemblee di società, associazioni e fondazioni di svolgersi on line fino al 31 luglio 2023 (articolo 3, comma 10-undecies);
– la sospensione dal 1° aprile 2022 al 30 ottobre 2023 dei termini per gli adempimenti delle agevolazioni prima casa (articolo 3, comma 10-quinquies);
– la riapertura fino al 31 dicembre 2023 del termine entro il quale organizzazioni di volontariato, associazioni di promozione sociale e ONLUS possono adeguare i loro statuti alle disposizioni inderogabili del Codice del Terzo settore con le modalità e le maggioranze previste per le deliberazioni dell’assemblea ordinaria (articolo 9, comma 3-bis);
– la proroga fino al 30 giugno 2023 dello smart working per fragili e genitori di under 14 (articolo 9, commi 4-ter e 5-ter);
– la conferma fino al 2026 della possibilità di accedere all’isopensione con un anticipo fino ad un massimo di 7 anni (articolo 9, comma 5-bis);
– l’estensione fino al 30 giugno 2025 della possibilità di utilizzo, mediante somministrazione di lavoro a tempo determinato di lavoratori assunti a tempo indeterminato dalle agenzie di somministrazione, per periodi superiori a 24 mesi (articolo 9, comma 4-bis);
– lo slittamento al 31 dicembre 2023 del termine per completare gli investimenti in beni materiali ed immateriali ordinari e materiali 4.0 “prenotati” nel 2022 (articolo 12, commi 1-bis e 1-ter).
Quali sono le novità per lo stralcio delle cartelle per i Comuni
Con la legge di conversione diventano definitive anche le novità in materia di stralcio delle cartelle per i Comuni (articolo 3-bis).
In estrema sintesi, le nuove norme prevedono che, entro il 31 marzo 2023, i Comuni hanno la possibilità di:
– non aderire allo stralcio parziale con apposita delibera;
– aderire allo stralcio parziale senza alcuna delibera;
– di adottare apposita delibera per applicare lo stralcio totale.
Quali sono le disposizioni confermate
Tra le disposizioni contenute nel testo originario del decreto che non hanno subito modifiche durante l’iter di conversione, si segnalano:
– la proroga al 30 giugno 2023 il termine per la presentazione della dichiarazione IMU per l’anno 2021 (articolo 3, comma 1);
– il rinvio al 1° gennaio 2024 del divieto di emettere fattura elettronica per le prestazioni sanitarie rese nei confronti delle persone fisiche e dell’obbligo di invio dei dati al sistema TS, mediante la memorizzazione e trasmissione elettronica dei corrispettivi giornalieri (articolo 3, commi 2 e 3);
– la sospensione degli ammortamenti delle immobilizzazioni materiali e immateriali, anche agli esercizi in corso al 31 dicembre 2023 (articolo 3, comma 8);
– la sterilizzate anche delle perdite 2022 (articolo 3, comma 9).