1 MAGGIO 2021 PARTENZA, SVILUPPO, RIPARTENZA O SINTESI PIÙ DI UN’ITALIA CHE HA VOGLIA DI DIRE CI SONO

“L’Italia riparte, ha scelto la linea della ripartenza, i vaccini non sono una questione di numeri. È il momento dell’effetto risalita, tutti sono pronti con forchetta e coltello, assolutamente allineati in un Mondo alla ricerca di una propria identità e di una scelta della Nazione più incline alla gestione della pandemia. Non siamo noi, ne i censori sono in grado di delineare le soluzioni che offriamo per suggerire il nostro contributo in un momento di scoramento, un momento di voglia di risalita ma anche un momento di stabilità. Se i vaccini potranno creare un senso di risalita saremo i primi ad accettarne la ricetta ma noi riteniamo che con i vaccini ci vogliono politiche attive del lavoro, trattative del business degli imprenditori per renderli attenti a considerare ipotesi di sviluppo, offrire agli stessi tutte le possibili agevolazioni per un mondo che riparte il 1 maggio, un momento che evoca tante assonanze. Oggi più che mai pensare al mondo dell’impresa ed alla Festa dei lavoratori deve costituire un monito, una scelta, un obiettivo ma non una proposta di un Mondo che verrà,; il nostro Mondo non può aspettare la linea del Governo che ancora oggi proclama ipotesi e soluzioni. Aspettiamo le concretezze, siamo vicini a questo Governo, ne condividiamo i contenuti ma le risposte ed il tempo delle stesse devono  inevitabilmente essere celeri. In un tempo veloce, dopo circa un anno e mezzo, gli imprenditori si ritrovano con i loro lavoratori. Nessuno  li aveva dimenticati ed anche  il Governo li aveva tutelati con l’attenzione alla cassa integrazione ma oggi è il momento di ripartire tra la gente, ripartire nel Mondo reale, ripartire nell’attenzione di un contesto che ha voglia di rinascere e allora Presidente Draghi consideri l’urlo degli imprenditori, consideri le difficoltà di tutti coloro che ogni giorno hanno scelto di condividere la linea dell’efficacia, della presenza e dell’eccellenza, guardi con attenzione all’impresa, faccia suo il senso di responsabilta’ in un momento così difficile ma non  sottovaluti la portata soltanto al pensiero dei  ristori e dei  sostegni. Sono tanto per noi e tanto per il Mondo degli investimenti ma guardi al tempo che viviamo e si cali in un Mondo che oggi il tempo l’ha perso. Nulla più!!! Il tutto ha  solo bisogno di essere considerato con attenzione, sviluppo e con idee innovative. Caro Presidente il Mondo degli economisti ha sempre visto il suo ruolo nelle ottiche più giuste, il senso di rinnovamento un senso di sviluppo in un’ottica dove il Recovery Plan, possa prevedere politiche attive. Per il lavoro, possiamo solo sperare che le politiche attive possano essere il suo obiettivo sposando la logica di un’imprenditoria oggi entusiasta per la ripresa ma fortemente debilitata da una pandemia non coerentemente inserita in logiche di sviluppo, che ancor di piu oggi speriamo, di raccogliere e di intravedere in un programma di Governo che risulta poco chiaro e talvolta non attento sia allo  sviluppo oltre che alla  sussistenza di imprese che, ante covid ,hanno reso l’Italia nobile ma anche tanto coerente alle logiche di sviluppo e di successo di un’imprenditoria  che conta”.

Nino Carmine Cafasso