Addio mantenimento alla figlia che lavora con contratti a tempo determinato

La Corte di Cassazione con l’ordinanza n. 11746 del 5 maggio 2021 ha  statuito la revoca del  mantenimento alla figlia maggiorenne che lavora e che, anche con contratti a tempo, riesce a guadagnare in media 900 euro mensili.

La Corte d’Appello riformando in parte la sentenza di primo grado, rigettava la richiesta di addebito di separazione al marito, confermando i provvedimenti provvisori, rigettava la richiesta di mantenimento della figlia, revocava l’assegno diretto alla stessa a far data dalla pubblicazione della sentenza di primo grado. Avverso la sentenza d’appello la moglie ricorreva in Cassazione.
La Corte di merito in ogni caso ha ritenuto correttamente la figlia economicamente sufficiente in quanto la stessa, seppur con contratti a tempo, conseguiva un reddito medio mensile di 900 euro.