Pubblicata l’informativa per i lavoratori in prossimità di pensione
Con news del 13 settembre 2021, l’Istituto previdenziale, pubblica una brochure informativa, denominata Che pensione mi aspetta, sulle possibili alternative a disposizione dei lavoratori prossimi ad accedere ai trattamenti pensionistici.
In particolare, a seguito del Decreto Legge 28 gennaio 2019, n. 4, sono entrate in vigore nuove possibilità di accesso a pensione tramite le formule di Pensione Quota 100 e Pensione Opzione donna, l’estensione dell’Ape sociale.
Attraverso la citata brochure informativa, l’INPS illustra alcune possibilità che consentono di andare in pensione prima dell’età richiesta per la pensione di vecchiaia.
Pensione Quota 100
La pensione quota 100 è una prestazione economica corrisposta dall’INPS ai lavoratori dipendenti ed autonomi che abbiano, nel periodo compreso tra il 1° gennaio 2019 ed il 31 dicembre 2021, un’età anagrafica di almeno 62 anni e 38 anni di contributi.
Possono accedere alla misura i lavoratori iscritti all’Assicurazione Generale Obbligatoria (AGO) – che comprende il Fondo Pensioni Lavoratori Dipendenti (FPLD) e le gestioni speciali per i lavoratori autonomi (artigiani, commercianti, coltivatori diretti, coloni e mezzadri – ed i lavoratori iscritti a forme sostitutive ed esclusive della medesima, gestite da INPS, nonché gli iscritti alla Gestione Separata.
Il requisito contributivo pari a 38 anni deve essere raggiunto con accrediti pervenuti da contribuzione obbligatoria, volontaria, da riscatto o figurativa, fermo restando il possesso di almeno 35 anni di contribuzione al netto di periodo di disoccupazione o malattia. Tale requisito può essere raggiunto anche cumulando periodi assicurativi versati o accreditati presso due o più forme di previdenza obbligatoria gestite dall’INPS.
L’importo dell’assegno pensionistico terrà conto dei periodi contributivi e, in particolare, verrà utilizzato il sistema di calcolo retributivo per la contribuzione valida sino al 31 dicembre 1995, per i soggetti che hanno meno di 18 anni di contributi a tale data ovvero sino al 31 dicembre 2011 per i soggetti con almeno 18 anni di contribuzione alla data del 31 dicembre 1995. Diversamente, verrà utilizzato, anche in quota parte, il sistema di calcolo contributivo.
Si rammenta che la Pensione Quota 100 non è cumulabile con redditi che derivino da qualsivoglia attività lavorativa, anche esercitata all’estero, sino al raggiungimento dell’età per la pensione di vecchiaia. È ammesso esclusivamente lo svolgimento di prestazioni di lavoro autonomo occasionale entro un massimo di 5.000 euro lordi l’anno.
La domanda potrà essere presentata online tramite il servizio “Domanda di pensione di anzianità/anticipata Quota 100” dal portale dell’Istituto.
Pensione anticipata
La pensione anticipata può essere concessa ai lavoratori dipendenti ed autonomi che abbiano maturato il requisito contributivo di almeno 42 anni e 10 mesi se uomini e di 41 anni e 10 mesi se donne, indipendentemente dal requisito anagrafico.
In base alle norme vigenti il requisito è previsto sino al 31 dicembre 2026.
Ai fini della verifica della posizione previdenziale del soggetto, il requisito contributivo è soddisfatto conteggiando i periodi di contribuzione versata o accreditata a qualsiasi titolo, fermo restando il possesso di almeno 35 anni di contribuzione al netto di periodi di disoccupazione o malattia.
Anche in tal caso, il requisito contributivo può essere perfezionato cumulando i periodi assicurativi versati o accreditati presso più gestioni previdenziali.
I lavoratori che abbiano maturato il requisito contributivo dal 30 gennaio 2019 in poi conseguiranno il diritto a pensione decorsi tre mesi dalla maturazione dello stesso. Tale periodo è denominato “finestra”.
La domanda potrà essere presentata online tramite il servizio “Domanda di pensione di anzianità/anticipata”.
Opzione donna
La pensione opzione donna è corrisposta dall’INPS alle lavoratrici dipendenti ed autonome che, alla data del 31 dicembre 2020 abbiano maturato, almeno, i seguenti requisiti:
- aver compiuto al 31 dicembre 2020, 58 anni se dipendenti ovvero, alla medesima data, 59 anni se lavoratrici autonome;
- aver maturato 35 anni di contributi.
Per tale secondo requisito, ai fini del raggiungimento del periodo contributivo sarà considerata valida la contribuzione versata o accreditata, con almeno 35 anni di contribuzione al netto di periodi di disoccupazione o malattia.
Per il conseguimento della pensione è necessaria la cessazione del rapporto di lavoro dipendente. Alle lavoratrici autonome, invece, non è richiesta la cessazione dell’attività.
Il trattamento pensionistico avrà le seguenti decorrenze:
- dodici mesi dalla data di maturazione dei requisiti, nel caso in cui l’assegno pensionistico sia liquidato dalle forme di previdenza dei lavoratori dipendenti;
- diciotto mesi dalla data di maturazione dei requisiti, nel caso in cui l’assegno pensionistico sia liquidato dalle forme di previdenza dei lavoratori autonomi.
Le lavoratrici che hanno raggiunto i requisiti entro il 31 dicembre 2021 possono conseguire il trattamento pensionistico anche successivamente alla prima decorrenza utile.
La domanda potrà essere presentata online attraverso il servizio “Domanda di pensione di anzianità/anticipata opzione donna”.