Programma nazionale occupabilità: risorse e obiettivi nel decreto attuativo
E’ stato pubblicato sulla Gazzetta Ufficiale il decreto del 5 novembre 2021 che sancisce l’adozione del Programma nazionale per la garanzia occupabilità dei lavoratori (GOL), nell’ambito delle Politiche attive del lavoro e formazione del PNRR.
Saranno le Regioni ad adottare il Piano previa valutazione di coerenza con il Programma nazionale da parte dell’ANPAL, a cui è inviato per l’esame entro sessanta giorni dalla data di pubblicazione del presente decreto. L’ANPAL si esprime entro trenta giorni dal ricevimento della bozza di Piano.
Assegnazione delle risorse
Le risorse sono ripartite alle regioni e alle province autonome in base alla media ponderata dei seguenti indicatori:
a) quota regionale dei beneficiari della nuova prestazione di assicurazione sociale per l’impiego (NASPI), flusso annuale, annualità 2019;
b) quota regionale dei beneficiari del reddito di cittadinanza indirizzati ai centri per l’impiego, al netto di esclusi ed esonerati dagli obblighi;
c) quota regionale persone in cerca di occupazione;
d) quota regionale occupati, media 2020;
e) quota regionale lavoratori in cassa integrazione guadagni straordinaria, media annualità 2017-19.
Obiettivi del piano
Gli obiettivi devono essere raggiunti dalle regioni entro il 31 dicembre 2022. Gli interventi in favore dei percettori di ammortizzatori sociali e di sostegno al reddito per cui sia prevista la condizionalità, devono essere attivati entro quattro mesi dalla maturazione del diritto alla prestazione economica. Deve essere assegnata priorità agli interventi, inclusi quelli che prevedono formazione, in favore delle persone più vulnerabili identificate quali donne, disoccupati di lunga durata, persone con disabilità, giovani con meno di trenta anni di età, lavoratori con almeno cinquantacinque anni.
Fondo competenze e riqualificazione professionale
Nelle more dell’adozione del Piano regionale sono assegnate alle regioni le risorse di cui al Fondo per il potenziamento delle competenze e la riqualificazione professionale, con la realizzazione di progetti formativi rivolti ai lavoratori beneficiari di trattamenti di integrazione salariale per i quali e’ programmata una riduzione dell’orario di lavoro superiore al 30%, calcolata in un periodo di dodici mesi, nonchè ai percettori della NASpI.