Settore wedding e intrattenimento, in Gazzetta il decreto attuativo per i Cfp

Pubblicato sulla Gazzetta Ufficiale n. 42 del 19 febbraio 2022 il decreto del Ministero dello Sviluppo Economico del 30 dicembre scorso, recante criteri e modalità per l’erogazione di contributi alle imprese operanti nei settori del «wedding», dell’intrattenimento e dell’organizzazione di cerimonie e dell’Hotellerie-Restaurant-Catering (HORECA).

Il provvedimento  attua le disposizioni dell’articolo 1-ter del Decreto Sostegni bis, che ha previsto l’erogazione di contributi a fondo perduto per complessivi 60 milioni di euro, a favore delle imprese operanti nel settore degli eventi, definendo le necessarie disposizioni relative:

  • alla definizione dei soggetti beneficiari dell’intervento;
  • all’ammontare dell’aiuto concedibile;
  • alle relative modalità di erogazione.

Le risorse finanziarie stanziate per la misura sono ripartite come segue:

  • 40 milioni al settore wedding;
  • 10 milioni al settore dell’intrattenimento, dell’organizzazione di feste e cerimonie;
  • 10 milioni al settore dell’HORECA.

Possono beneficiare degli aiuti le imprese operanti nei settori del «wedding», dell’intrattenimento, dell’organizzazione di feste e cerimonie e del settore dell’HO.RE.CA., che si trovano in entrambe le seguenti condizioni:

  1. nell’anno 2020, hanno subito una riduzione del fatturato non inferiore al 30 per cento rispetto al fatturato del 2019;
  2. hanno registrato, nel periodo d’imposta 2020, un peggioramento del risultato economico d’esercizio in misura pari o superiore alla percentuale definita con il decreto del Ministro dell’economia e delle finanze adottato ai sensi  dell’art. 1, comma 19, del Dl 25 maggio 2021.

Le suddette imprese, inoltre, alla data di presentazione dell’istanza devono:

  • svolgere una delle attività identificate dai codici Ateco riportati dal MiSE nell’Allegato 1 al decreto in oggetto;
  • risultare regolarmente costituite, iscritte e «attive» nel Registro delle imprese;
  • non essere in liquidazione volontaria o sottoposte a procedure concorsuali con finalità liquidatorie;
  • non essere già in difficoltà al 31 dicembre 2019.

L’aiuto assume la forma di un contributo a fondo perduto, riconosciuto nei limiti delle risorse disponibili.

Per farne richiesta si resta in attesa di un provvedimento dell’Agenzia delle Entrate che dovrà chiarire i termini e le scadenze che i richiedenti dovranno rispettare per la presentazione telematica delle domande.

Scaduto il termine per la presentazione delle istanze di accesso al contributo, le risorse verranno ripartite tra le imprese in possesso dei requisiti, nel seguente modo:

  • il 70% di ciascuna assegnazione è ugualmente ripartito tra tutte le imprese istanti ammissibili;
  • il 20% di ciascuna assegnazione è ripartito, in via aggiuntiva, tra tutte le imprese istanti ammissibili che presentano un ammontare dei ricavi superiore a euro 100.000,00;
  • il restante 10% di ciascuna assegnazione è ripartito, in via aggiuntiva rispetto alle suddette assegnazioni, tra tutte le imprese istanti ammissibili che presentano un ammontare dei ricavi superiore a euro 300.000,00.

Il suddetto Cfp non concorre alla formazione della base imponibile delle imposte sui redditi, non rileva ai fini del rapporto di cui agli articoli 61 e 109, comma 5, del TUIR, e non concorre alla formazione del valore della produzione netta.

Presentazione delle istanze di contributo a fondo perduto

Le imprese del wedding e del settore dell’intrattenimento per accedere al Cfp devono presentare istanza, esclusivamente in via telematica, all’Agenzia delle Entrate, indicando il rispetto dei requisiti richiesti.

Le somme spettanti saranno accreditate sul conto corrente indicato dal richiedente.

Si può presentare una sola istanza di accesso al contributo.

Si resta in attesa, ora, del provvedimento agenziale che rappresenta l’ultimo tassello mancante prima della presentazione delle domande da parte delle imprese dei settori del wedding, dell’intrattenimento e dell’HORECA. Il provvedimento definirà anche le attività di controllo degli aiuti concessi e le modalità di restituzione del contributo erogato, in tutto o in parte, non spettante, compresi eventuali interessi dovuti e sanzioni.