Fermo pesca 2021: invio domande prorogato al 18 marzo 2022

Il Ministero del Lavoro e delle Politiche Sociali, con un comunicato stampa pubblicato il 3 marzo 2022, ha reso nota la proroga del termine di presentazione delle domande di Fermo Pesca 2021, originariamente fissato al 15 marzo 2021. Il differimento del termine si è reso necessario per via delle attività di manutenzione del portale Servizi Lavoro che comporterà un disservizio nella giornata di venerdì 4 marzo 2022. Si tratta della indennità giornaliera onnicomprensiva, di importo pari a 30 euro, che può essere richiesta n caso di sospensione dal lavoro derivante da misure di arresto temporaneo obbligatorio e non obbligatorio.

Le indicazioni operative per la presentazione delle istanze sono state fornite con il decreto interministeriale n. 1 del 13 gennaio 2022, pubblicato sul portale istituzionale il Ministero del Lavoro e delle Politiche Sociali 21.

Chi può presentare la domanda

Beneficiari sono i lavoratori dipendenti da imprese adibite alla pesca marittima, compresi i soci lavoratori delle cooperative della piccola pesca (Legge 13 marzo 1958, n. 250) che hanno effettuato la sospensione dal lavoro, derivante da misure di arresto temporaneo obbligatorio delle attività di pesca, prescritte a vario titolo dalle competenti Autorità marittima.

Le risorse all’uopo stanziate sono pari a dodici milioni di euro per il Fermo Pesca Obbligatorio e nel limite di circa sette milioni di euro per il Fermo Pesca Non Obbligatorio. In caso di richieste superiori allo stanziamento, l’indennità erogata a ciascun lavoratore sarà riproporzionata.

Come presentare la domanda

Le imprese interessate a ricevere l’indennità possono presentare una singola istanza per ciascuna unità di pesca presente in azienda, entro e non oltre il prossimo 18 marzo, avvalendosi del sistema telematico denominato “CIGSonline”.

Nella domanda devono essere indicati:

– ragione sociale e generalità del datore di lavoro, completo di codice IBAN;

– elementi identificativi dell’unità di pesca;

– ufficio marittimo in cui si è effettuato l’arresto temporaneo obbligatorio dell’attività;

– le cause e il numero totale di giorni lavorativi dei singoli arresti temporanei;

– elenco dei marittimi imbarcati alla data d’arresto;

– dichiarazione dell’avvenuto fermo di pesca rilasciata dall’Autorità marittima competente.