Settore Turismo, aiuti per riqualificazione e digitalizzazione strutture

Pubblicato dal Ministero del Turismo l’avviso 10135/22 del 5 agosto che attua il Decreto interministeriale 28 dicembre 2021, recante la Disciplina per la concessione ed erogazione degli incentivi diretti al sostegno degli investimenti per il settore del turismo coerenti con le finalità di cui alla misura M1C3-25, intervento 4.2.5 del PNRR e, in particolare, degli interventi di riqualificazione energetica, sostenibilità ambientale e innovazione digitale, secondo quanto previsto all’articolo 3 del Decreto legge 6 novembre 2021, n. 152.

Con l’avviso ministeriale si sbloccano risorse complessive pari a 780 milioni di euro a valere sul Fri (Fondo rotativo per il sostegno e lo sviluppo delle imprese).

Il fondo gestito dal Ministero del turismo e alimentato con le risorse del Piano di ripresa e resilienza finanzierà le strutture ricettive impegnate nella riqualificazione energetica e antisismica e nella digitalizzazione.

Settore turismo, in arrivo un mix di contributi

Per la concessione degli incentivi nella forma del contributo diretto alla spesa sono rese disponibili risorse pari a complessivi 180 milioni di euro nel limite di spesa complessivo di 40 milioni di euro per ciascuno degli anni 2022 e 2023 e 50 milioni di euro per ciascuno degli anni 2024 e 2025.

In coerenza con i principi generali di attuazione del PNRR, una quota pari al 40% delle risorse di è riservata a interventi realizzati nelle Regioni del Mezzogiorno.

Per la concessione degli incentivi nella forma del Finanziamento agevolato sono rese disponibili le risorse a valere sul FRI, previa assegnazione disposta dal CIPESS.

Una quota pari al 50% delle suddette risorse è riservata agli interventi volti al supporto degli investimenti di riqualificazione energetica.

Il Soggetto gestore della misura è Invitalia.

Soggetti beneficiari e ambito di applicazione

Possono presentare domanda di agevolazione:

  • le imprese alberghiere;
  • le strutture che svolgono attività agrituristica;
  • le strutture ricettive all’aria aperta;
  • le imprese del comparto turistico, ricreativo, fieristico e congressuale, ivi compresi gli stabilimenti balneari, i complessi termali, i porti turistici, i parchi tematici, inclusi i parchi acquatici e faunistici.

Oltre ai requisiti previsti dal decreto interministeriale, i suddetti soggetti beneficiari devono gestire, in virtù di un contratto, regolarmente registrato una attività ricettiva o di servizio turistico in immobili o aree di proprietà di terzi oppure devono essere proprietari degli immobili oggetto di intervento presso cui sono esercitati l’attività ricettiva o il servizio turistico.

Interventi ammissibili

Sono ammissibili gli interventi relativi a:

• riqualificazione energetica delle strutture;

• riqualificazione antisismica;

• eliminazione delle barriere architettoniche;

• manutenzione straordinaria, restauro e risanamento conservativo, ristrutturazione edilizia funzionali alla realizzazione degli interventi di incremento dell’efficienza energetica e di riqualificazione antisismica;

• realizzazione di piscine termali e acquisizione di attrezzature e apparecchiature per lo svolgimento delle attività;

• digitalizzazione (ex art. 9, co. 2, d.l. 83/2014);

• interventi di acquisto/rinnovo di arredi.

programmi di investimento devono essere realizzati nell’ambito di una o più delle unità locali dell’impresa proponente ubicate nel territorio nazionale e devono comportare spese ammissibili, al netto dell’Iva, complessivamente non inferiori a 500mila euro e non superiori a 10 milioni di euro. Questi, inoltre, devono essere idonei a realizzare il miglioramento della qualità dell’offerta ricettiva. Inoltre, devono essere avviati e conclusi rispettivamente entro 6 e 30 mesi dalla data di stipula Contratto di finanziamento.

Spese ammissibili

Sono ammissibili, al netto dell’Iva le spese relative all’acquisto di beni e servizi, rientranti nei seguenti limiti dell’investimento:

• servizi di progettazione relativi alle successive voci di spesa sub b) c) d) e), nella misura massima complessiva del 2%;

• suolo aziendale fino al 5%;

• fabbricati, opere murarie fino al 50%;

• macchinari, impianti e attrezzature varie, nuovi;

• investimenti in digitalizzazione, esclusi i costi di intermediazione, fino al 5%.

Tutte le spese del Programma di investimento complessivo, incluse quelle eventualmente riconosciute necessarie ma, per loro natura o per esubero sulle percentuali o limite massimo non ammesse alle agevolazioni – devono essere pagate esclusivamente, integralmente ed in modo diretto tramite un conto corrente bancario dedicato alla realizzazione del Programma di investimento.

Tipologia di contributo

Gli incentivi sono articolati nel Contributo e nel Finanziamento agevolato, concessi tenendo conto della dimensione e dell’ubicazione delle singole unità locali interessate dal Programma di investimento sul territorio nazionale.

Il Contributo è concesso sulla base degli importi ammissibili delle spese, tenendo conto dei limiti percentuali massimi indicati nel decreto.

I Finanziamenti agevolati sono concessi al tasso fisso dello 0,50% con durata minima di 48 mesi e massima di 180 mesi, inclusi 3 anni di pre-ammortamento massimi (36 mesi).

Al finanziamento agevolato è associato un finanziamento bancario a tasso di mercato di pari importo e durata, erogato dalla banca finanziatrice.

Il finanziamento unito al contributo non può essere superiore al 100% delle spese ammissibili.

Termini e modalità presentazione istanze

La domanda di incentivo dovrà essere presentata al Ministero a decorrere dalla data di apertura dei termini e con le modalità determinate con successivo provvedimento del Ministero del Turismo pubblicato sul proprio sito istituzionale.