Somme incassate dai clienti non consegnate all’azienda? Licenziato

La Corte di Cassazione con ordinanza 37326  del 20 dicembre 2022 ha statuito che è legittimo il licenziamento disciplinare dell’autista di autobus che trattiene le somme pagate dai clienti senza rilasciare alcun titolo di viaggio e senza consegnare l’incasso alla società.

E’ stato confermato, in via definitiva, il recesso per giusta causa di un conducente di pullman cui erano stati contestati una serie di atti illeciti, accertati tramite agenzia investigativa.

Al dipendente, in particolare, era stato addebitato di aver incassato somme di denaro dai viaggiatori senza il corrispettivo rilascio del titolo di viaggio, la mancata consegna all’azienda delle somme incassate nonché l’omessa consegna anche dei biglietti venduti a terra, tramite prevendita.

La Corte d’appello, nel rigettare il reclamo del lavoratore, aveva innanzitutto considerato legittima l’attività investigativa che l’azienda aveva commissionato ad un’agenzia privata, in quanto riguardante non già l’adempimento della prestazione lavorativa del conducente quanto piuttosto gli atti illeciti riferibili allo stesso, in effetti emersi.

Secondo i giudici di merito, inoltre, i fatti addebitati, comprovati dalle risultanze istruttorie, portavano a ravvisare una giusta causa di licenziamento sia per la proporzionalità ad essi della sanzione espulsiva sia per la loro idoneità alla rottura del vincolo fiduciario tra le parti.