Riforma Cartabia: cosa cambia per ispezioni e contenzioso

L’Ispettorato Nazionale del Lavoro, con la nota n. 2563 del 2023, esamina le novità introdotte dalla riforma del processo civile e penale (c.d. “riforma Cartabia”) e fornisce le prime indicazioni operative per il personale ispettivo. Le novità riguardano sia la notificazione degli che la gestione dei vari gradi di processo e la conduzione degli interventi ispettivi.

Restano stabilmente in uso le misure già adottate durante il periodo emergenziale volte a garantire il corretto svolgimento del processo attraverso il sempre più frequente utilizzo di dispositivi e mezzi informatici: l’udienza mediante collegamenti, l’obbligatorietà del deposito telematico degli atti l’atto redatto in formato elettronico (art. 196-quinquies disp. att. c.p.c.), il perfezionamento del deposito dell’atto telematico, l’estrazione di copia cartacea di atti telematici.

Modalità di notifica dei provvedimenti

E’ obbligatoria la notifica a mezzo PEC qualora il destinatario sia un soggetto obbligato a munirsi di un indirizzo PEC risultante da pubblici elenchi, ovvero abbia eletto domicilio digitale.

Udienza da remoto e udienza cartolare

Lo svolgimento dell’udienza, anche pubblica,mediante collegamenti audiovisivi a distanza può essere disposto dal giudice quando non è richiesta la presenza di soggetti diversi dai difensori, dalle parti, dal pubblico ministero e dagli ausiliari del Giudice- Ciascuna parte costituita, entro cinque giorni dalla comunicazione, può chiedere che l’udienza si svolga in presenza. Il giudice, tenuto conto dell’utilità e dell’importanza della presenza delle parti in relazione agli adempimenti da svolgersi in udienza, provvede nei cinque giorni successivi con decreto non impugnabile, con il quale può anche disporre che l’udienza si svolga alla presenza delle parti che ne hanno fatto richiesta e con collegamento audiovisivo per le altre parti.

Le impugnazioni: il processo dinanzi alla Corte d’Appello

Per le impugnazioni successive al 28 febbraio 2023, l’appello deve indicare a pena di inammissibilità, e per ciascuno dei motivi, in modo chiaro, sintetico e specifico:

– il capo della decisione di primo grado che viene impugnato;

– le censure proposte alla ricostruzione dei fatti compiuta dal giudice di primo grado;

– le violazioni di legge denunciate e la loro rilevanza ai fini della decisione impugnata.

Modifiche al processo penale

Quando nel corso di attività ispettive o di vigilanza previste da leggi o decreti emergano indizi di reato, gli atti necessari per assicurare le fonti di prova e raccogliere quant’altro possa servire per l’applicazione della legge penale sono compiuti con l’osservanza delle disposizioni del codice”.

Le notizie di reato dovranno, contenere tutti gli elementi essenziali come novellati, completi neidati formali, della rappresentazione del fatto e degli elementi indiziari e dovranno essere, altresì, corredate degli esiti di tutte le necessarie attività di riscontro e confutazione, condotte sulla scorta di quanto disposto dall’art.346 c.p.p. in base al quale “… il P.M. e la P.G. svolgono, nell’ambito delle ri§

Compimento atti a distanza.

La partecipazione a distanza si sostanzia nella realizzazione di un collegamento che deve avvenire nei uoghi specificamente stabiliti dal legislatore e, secondo regola generale (salvo singole eccezioni stabilite dalla norma), “da altro ufficio giudiziario o da un ufficio di polizia giudiziaria individuato dall’autorità giudiziaria, previa

verifica della disponibilità di dotazioni tecniche e condizioni logistiche idonee per il collegamento audiovisivo”.