Allo scopo di implementare l’occupazione nel settore turistico, ricettivo e termale, il Governo ha riproposto anche per l’anno prossimo la misura della detassazione del lavoro notturno e festivo, introdotta con l’articolo 39-bis del decreto legge 48/2023, per il periodo 1° giugno-21 settembre 2023.

Lo si rintraccia nell’articolo 7 della bozza di legge di Bilancio. Che rilancia, in corrispondenza con il primo semestre 2024, l’incentivo di natura fiscale consistente nel riconoscimento di un trattamento integrativo speciale pari al 15% delle retribuzioni lorde corrisposte dal datore in merito alle prestazioni di lavoro notturno o straordinario festivo prestate dal 1° gennaio al 30 giugno dell’anno prossimo.

La platea dei beneficiari viene estesa ai lavoratori degli esercizi di somministrazione e ristorazione, individuati dall’articolo 5 della legge 287/1991. Anche la condizione soggettiva dei lavoratori coinvolti è rimasta pressoché identica, ossia aver percepito nell’anno precedente, nel 2023 (per il bonus 2024), un reddito di lavoro dipendente non superiore a 40.000 euro, la cui somma deriva anche attraverso la considerazione dei redditi corrisposti da datori di lavoro di settori diversi rispetto a quelli interessati dall’agevolazione.