Gualzetti (Caritas Ambrosiana): “La povertà colpisce anche chi il lavoro ce l’ha”

La Caritas Ambrosiana fa un bilancio, per quanto riguarda il tema povertà, del 2023 che si è appena concluso. 

“Il 2023 è venuto dopo un susseguirsi di crisi da quella pandemica, poi quella della crisi della guerra Ucraina-Russia che ha provocato l’aumento dei prezzi delle materie prime, che ha provocato l’inflazione. Le conseguenze sulle famiglie soprattutto più fragili, che si sono trovate ovviamente senza strumenti per affrontare queste crisi, sono state soprattutto un processo di impoverimento che ha colpito i soliti, cioè le persone che noi già incontravamo prima, ma ha colpito anche il cosiddetto ceto medio”, ha spiegato Luciano Gualzetti, presidente della Caritas Ambrosiana, in prima linea nel contrasto alla povertà, a margine del pranzo pranzo solidale organizzato a Milano dal Mercatino di Natale, Confocommercio e Promo Ter. “Da noi si sono rivolte anche molte persone che il lavoro l’avevano, quindi il tema dei “working poors”, di un lavoro povero, di un lavoro senza diritti, senza tutele. che ha colpito chiaramente le famiglie di questi lavoratori che non avevano gli strumenti o di un welfare, non solo aziendale ma anche pubblico, o di una impossibilità da affrontare le conseguenze di questa crisi economica che sta colpendo dure soprattutto le fasce più deboli”. Ma l’effetto di questi fenomeni registrati dall’associazione, secondo Gualzetti, crea anche un’altro campanello d’allarme: “Là dove c’è una difficoltà economica sia che tu sei imprenditore sia che sei famiglia, il rischio di cedere alle lusinghe o alle offerte di denaro facile da parte della criminalità organizzata o dei cosiddetti usurai della porta accanto è una tentazione alla quale purtroppo si cede – ha continuato – Si cede molto più frequentemente di quello che noi riusciamo a rilevare e da questo punto di vista è importante dire a queste persone che non devono rimanere sole. possono denunciare, devono denunciare, perché le istituzioni possono fare molto per loro, anche in realtà come la Caritas, le fondazioni anti usura possono veramente dare una mano e quindi uscire dalla trappola dell’usura”.