Le FAQ ministeriali sull’ingresso in Italia dei nomadi digitali

Sul portale governativo immigrazione.gov.it sono state pubblicate le FAQ riguardanti i cosiddetti nomadi digitali e lavoratori da remoto, ovvero i lavoratori che svolgono un’attività’ lavorativa altamente qualificata attraverso l’utilizzo di strumenti tecnologici che consentono di lavorare a distanza, in via autonoma o per un’impresa avente sede all’estero o anche in Italia.

Il permesso di soggiorno rilasciato reca la dicitura “nomade digitale”, “lavoratore da remoto”, ha la durata di un anno ed è rinnovabile annualmente se permangono le condizioni ed i requisiti che ne hanno consentito il rilascio (ovvero reddito minimo, continuazione di lavoro altamente qualificato, assicurazione sanitaria, che andrà rinnovata di anno in anno).

Non sono previsti requisiti di permanenza minima in Italia particolari al fine di poter rinnovare il permesso di soggiorno. Vale quindi la regola generale secondo la quale, salvo gravi e comprovati motivi, il permesso di soggiorno non puo’ essere rinnovato o prorogato quando risulta che lo straniero ha interrotto il soggiorno in Italia per un periodo continuativo di oltre sei mesi.

Tali permessi consentono, dopo cinque anni di soggiorno regolare in Italia di richiedere il permesso di soggiorno Ue per lungo soggiornanti.

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