Cumulo giuridico: la decisione della Corte di Cassazione

La Corte di Cassazione con ordinanza 15799 del 6 giugno 2024 ha puntualizzato che l’istituto della continuazione viene interrotto dalla constatazione di una violazione e che le violazioni successive a tale evento devono essere trattate separatamente per quanto riguarda la determinazione delle sanzioni, restando escluse dal cumulo giuridico.

La controversia all’attenzione della Suprema corte era relativa a una società di persone che aveva ricevuto plurimi avvisi di accertamento per omesse dichiarazioni riferite alle annualità dal 2005 al 2010.

Nella quantificazione delle sanzioni, le Commissioni tributarie, di primo e secondo grado, avevano applicato il cumulo giuridico a tutti gli atti impositivi.

L’Agenzia delle Entrate aveva impugnato questa decisione, sostenendo che unevento interruttivo (notifica degli atti impositivi del 2005) escludeva l’applicabilità del cumulo per le violazioni successive.

La Corte ha stabilito che la notifica degli atti impositivi costituisce un evento interruttivo. Di conseguenza, il cumulo giuridico si applica solo alle violazioni commesse fino a tale notifica, mentre quelle successive richiedono una determinazione autonoma delle sanzioni.