Rapporto tra giudizio penale e giudizio disciplinare
La Corte di Cassazione con sentenza 20109 del 22 luglio 2024 ha chiarito che il procedimento disciplinare deve essere visto come un processo unitario che integra i risultati del giudizio penale, con la possibilità, per la Pubblica Amministrazione, di adattare le sanzioni disciplinari in base ai fatti accertati, mantenendo una certa autonomia decisionale rispetto agli esiti penali.
l caso riguardava un dipendente pubblico, un vigile, oppostosi al licenziamento per giusta causa intimatogli dal Comune per allontanamenti ingiustificati dal posto di lavoro, falsificazione delle timbrature e dichiarazioni di orari di servizio non veritieri.
Per i medesimi fatti era stato attivato anche un procedimento penale, che si era concluso con un’assoluzione con la formula “perché il fatto non sussiste”.
La Corte di Cassazione ha confermato che la sentenza penale di assoluzione vincola il procedimento disciplinare solo se esclude la materialità dei fatti contestati.
In questo caso, la sentenza penale escludeva la materialità dei fatti, quindi non lasciava elementi con rilevanza disciplinare autonoma. Pertanto, il licenziamento è stato annullato e il dipendente è stato reintegrato, con risarcimento dei danni.