Certificazione DID sempre necessaria per l’indennità di disoccupazione

La Corte di Cassazione, con la sentenza n. 22993 del 2024, ha rigettato il ricorso presentato dall’Istituto Nazionale della Previdenza Sociale (INPS) in merito a una controversia sull’indennità di disoccupazione ASpI. 

La questione è sorta in seguito alla decisione della Corte d’Appello di Bologna, che aveva riconosciuto a un cittadino in custodia cautelare il diritto a ricevere l’indennità di disoccupazione a partire dal 22 gennaio 2015, giorno successivo alla presentazione della domanda amministrativa.

Il soggetto in questione era stato detenuto in custodia cautelare dal 28 ottobre 2014 e licenziato il 21 novembre dello stesso anno. Il 21 gennaio 2015 aveva inoltrato la domanda per l’indennità di disoccupazione ASpI, ma l’INPS aveva riconosciuto il diritto alla prestazione solo a partire dal 2 novembre 2015, data in cui è stata rilasciata la dichiarazione di immediata disponibilità al lavoro.

La Corte di Cassazione ha accolto il ricorso dell’INPS, confermando che la dichiarazione di immediata disponibilità al lavoro è un elemento imprescindibile per il riconoscimento dell’indennità di disoccupazione. La Corte ha sottolineato che tale dichiarazione non è incompatibile con lo stato di detenzione, e che le norme consentono comunque ai detenuti di presentarla.