Uso improprio di PC e rete aziendale: è legittimo il licenziamento?

La Corte di Cassazione con ordinanza 7825 del 24 marzo 2025 ha precisato che il licenziamento per giusta causa è valido solo se la violazione delle normative aziendali è tale da compromettere irreversibilmente il rapporto di fiducia tra datore di lavoro e dipendente.

La Corte ha esaminato il licenziamento di un dipendente accusato di utilizzare il PC aziendale per fini personali, in violazione delle disposizioni aziendali. La Corte d’Appello, pur riconoscendo la violazione, ha ritenuto che la condotta del lavoratore non fosse tale da giustificare un licenziamento per giusta causa.

In particolare, la Corte territoriale ha sottolineato che la gravità dell’infrazione non comprometteva irrimediabilmente il rapporto di fiducia tra le parti.

La Cassazione ha confermato questa decisione, considerando che l’addebito non avesse la gravità necessaria a giustificare il licenziamento per giusta causa.