Prestazione universale: chiarimenti su requisiti e procedure
Con il messaggio n. 1401 del 5 maggio 2025, l’INPS interviene in materia di Prestazione Universale, introdotta in via sperimentale e per il periodo dal 1° gennaio 2025 al 31 dicembre 2026, per fornire ulteriori chiarimenti relativi alla gestione delle domande a seguito dei controlli automatizzati centralizzati aventi esito negativo o incompleti e alla gestione degli eventuali arretrati dovuti al beneficiario.
A seguito dell’inoltro della domanda la procedura provvede a effettuare i primi controlli automatizzati sui requisiti di accesso, riguardanti i seguenti aspetti:
– Valore dell’ISEE sociosanitario (non ristretto) non superiore a 6.000 euro;
– Titolarità del diritto all’indennità di accompagnamento;
– Composizione del nucleo familiare ai fini del riconoscimento del livello di bisogno assistenziale gravissimo;
– Verifica della presenza di un verbale di disabilità relativo al familiare indicato nel questionario.
Controllo attestazione ISEE
Il richiedente la prestazione, come precisato nel precedente paragrafo, deve essere in possesso di un’attestazione ISEE sociosanitario ordinario (non ristretto), non superiore a 6.000 euro.
Per i soli mesi di gennaio 2025 e febbraio 2025 è possibile, in mancanza di un ISEE sociosanitario in corso di validità, fare riferimento a quello con scadenza al 31 dicembre 2024.
Dal mese di marzo 2025 il beneficiario deve essere in possesso dell’ISEE in corso di validità per l’anno 2025, pena la sospensione dell’erogazione della prestazione.In caso di sospensione della prestazione, il pagamento sarà nuovamente erogato con regolarità, con efficacia retroattiva, dal momento della presentazione, da parte del richiedente, della nuova DSU e in presenza di una attestazione ISEE non superiore a 6.000 euro, valida per l’anno 2025, ferma restando la sussistenza degli altri requisiti richiesti per accedere alla prestazione.
Nel caso in cui la nuova DSU determini una attestazione ISEE superiore a 6.000 euro, il beneficio decade a decorrere dal mese di marzo.
Gestione degli arretrati
La quota fissa e la quota integrativa sono liquidate mediante due pagamenti separati:
la quota fissa viene erogata secondo le modalità già in uso per il pagamento dell’indennità di accompagnamento;
la quota integrativa – assegno di assistenza viene erogata con specifico pagamento predisposto dalla procedura automatizzata tramite la piattaforma “Sistema di pagamenti”.