Orario di lavoro: va retribuito tutto il tempo trascorso all’interno dell’azienda

La Corte di Cassazione con l’ordinanza 14848 del 28 maggio ha statuito che anche i cinque minuti giornalieri che intercorrono tra la timbratura del cartellino e l’effettiva accensione del computer sono tempo effettivo di lavoro e, come tali, vanno retribuiti.

La Corte di Appello di Roma, in accoglimento del ricorso proposto da alcuni dipendenti di una società di telecomunicazioni, aveva dichiarato il loro diritto a ricevere la retribuzione dei cinque minuti giornalieri, in entrata e in uscita, intercorrenti dalla timbratura del cartellino all’effettivo inizio o termine dell’attività lavorativa.

La Corte di Cassazione ha confermato la sentenza della Corte di Appello, stabilendo che i tempi accessori sono da considerarsi orario di lavoro retribuito, rigettando il ricorso della società.