Contratti a termine: prorogate al 2026 le causali individuali

La Camera dei Deputati ha approvato definitivamente il disegno di legge A.C. 2551 di conversione del DL 95/2025, meglio noto come Decreto Economia, che, rispetto al testo originario, prevede novità sulle causali da apporre al contratto a termine.

Più precisamente, il nuovo comma 6-bis dell’art. 14 del DL 95/2025 differisce dal 31 dicembre 2025 al 31 dicembre 2026 la disposizione transitoria contenuta nell’art. 19, c. 1, lett. b) del Dlgs 81/2015 secondo cui il contratto a termine può avere una durata superiore a 12 mesi, ma comunque non eccedente i 24 mesi, in assenza delle previsioni dei contratti collettivi, per esigenze di natura tecnica, organizzativa o produttiva individuate dalle parti.

Tale disposizione era già stata oggetto di intervento da parte dell’art. 14, c. 3 del DL 202/2024 che aveva prorogato la sua validità dal 31 dicembre 2024 al 31 dicembre 2025.

Restano confermate le altre causali previste dal citato art. 19 del Dlgs 81/2015 che legittimano la stipula di un contratto a tempo determinato di durata superiore a 12 mesi (e comunque non

eccedente i 24 mesi): nei casi previsti dai contratti collettivi di cui all’art. 51 del medesimo Decreto legislativo e per la sostituzione di altri lavoratori.

Si coglie l’occasione per ricordare che l’art. 51 predetto fa riferimento ai contratti collettivi nazionali, territoriali o aziendali stipulati da associazioni sindacali comparativamente più rappresentative sul piano nazionale e ai contratti collettivi aziendali stipulati dalle rappresentanze sindacali aziendali delle suddette associazioni ovvero dalla rappresentanza sindacale unitaria.