Economia circolare e sostenibilità energetica delle imprese. Bando MiSE

Un nuovo regime di aiuto a favore di nuovi investimenti imprenditoriali innovativi e sostenibili volti a realizzare la trasformazione tecnologica e digitale dell’impresa: lo prevede il bando del ministero dello Sviluppo Economico articolato nel decreto del 10 febbraio 2022 (in G.U. n. 78 del 2 aprile 2022).

Le risorse disponibili ammontano complessivamente a euro 677.875.519,57 di cui:

euro 250.207.123,57 per le Regioni del centro-nord (Emilia-Romagna, Friuli-Venezia Giulia, Lazio, Liguria, Lombardia, Marche, Piemonte, Toscana, Valle d’Aosta, Veneto, Umbria e Province Autonome di Bolzano e di Trento);

euro 427.668.396,00 per le Regioni del mezzogiorno (Abruzzo, Basilicata, Calabria, Campania, Molise, Puglia, Sicilia e Sardegna).

Destinatarie degli aiuti sono le Pmi ossia le imprese di micro, piccola e media dimensione, come definite dalla raccomandazione della Commissione europea 2003/361/CE del 6 maggio 2003, dal decreto MiSE 6/5/2003 e dal regolamento GBER, allegato I.

I programmi da inoltrare devono prevedere la realizzazione di investimenti innovativi, sostenibili e con contenuto tecnologico elevato e coerente al piano nazionale Transizione 4.0, attraverso l’utilizzo delle tecnologie in grado di aumentare il livello di efficienza e di flessibilità nello svolgimento dell’attività economica dell’impresa proponente.

Saranno valorizzati sulla base di indicatori di sostenibilità dedicati i programmi volti:

  • alla transizione dell’impresa verso il paradigma dell’economia circolare;
  • al miglioramento della sostenibilità energetica dell’impresa, con il conseguimento di un risparmio energetico, all’interno dell’unità produttiva interessata dall’intervento, non inferiore al 10 per cento rispetto ai consumi dell’anno precedente alla data di presentazione della domanda.

N.B. I programmi devono essere inerenti alle seguenti attività economiche:

a) attività manifatturiere;

b) attività di servizi alle imprese.

Inoltre, i programmi devono essere realizzati presso un’unità produttiva situata in Italia e nella disponibilità dell’impresa alla data di presentazione della domanda di agevolazione; altresì, devono essere avviati successivamente a questa. Deve essere previsto un termine di ultimazione non successivo a dodici mesi dalla data del provvedimento di concessione delle agevolazioni.

Il decreto MiSE del 10 febbraio 2022 stabilisce che rientrano nelle agevolazioni le spese sostenute per

  • macchinari, impianti e attrezzature;
  • opere murarie, nei limiti del 40 per cento del totale dei costi ammissibili;
  • programmi informatici e licenze correlati all’utilizzo dei beni materiali;
  • acquisizione di certificazioni ambientali.

Le agevolazioni consistono in un contributo in conto impianti a copertura di una percentuale nominale massima delle spese ammissibili determinata in base al territorio di realizzazione dell’investimento e della dimensione dell’impresa.

Sommariamente, si va dal 25 al 65% delle spese ammissibili.

Il riconoscimento del contributo avverrà sulla base di una procedura valutativa con procedimento a sportello; un successivo provvedimento disporrà termini e modalità di presentazione delle domande di agevolazione.