Imposta piattaforme marine: arrivano i codici tributo

Per consentire il versamento, mediante il modello F24, dell’Impi a favore dei comuni cui spetta il gettito dell’imposta, la risoluzione n. 27 del 10 giugno 2022, dell’Agenzia delle Entrate, ha individuato i necessari codici tributo.

Istituita dal DL n. 124/2019, convertito, in sostituzione di ogni altra imposizione immobiliare locale ordinaria sugli stessi manufatti, l’imposta immobiliare sulle piattaforme marine (Impi) è calcolata applicando un’aliquota pari al 10,6 per mille al valore contabile delle piattaforme, determinato sulla base delle regole dettate per i fabbricati del gruppo catastale D.

SI ricorda che una volta calcolato il tributo, questo deve essere versato in due tranche, entro il 16 giugno e il 16 dicembre di ciascun anno, e suddiviso tra lo Stato e i Comuni. Al primo è riservata la quota di imposta calcolata applicando l’aliquota pari al 7,6 per mille, ai secondi al 3 per mille.

Impi. Codici tributo e istruzioni

Dunque, i codici istituiti sono:

  • 3971” – “IMPi – Imposta immobiliare sulle piattaforme marine – COMUNE”;
  • 3972” – “IMPi – Imposta immobiliare sulle piattaforme marine – INTERESSI DA ACCERTAMENTO – COMUNE”;
  • 3973” – “IMPi – Imposta immobiliare sulle piattaforme marine – SANZIONI DA ACCERTAMENTO – COMUNE”.

In caso di ravvedimento, le sanzioni e gli interessi sono versati unitamente all’imposta dovuta.

Come si compila il modello F24?

I codici tributo devono essere esposti nella sezione “IMU E ALTRI TRIBUTI LOCALI”, in corrispondenza delle somme indicate esclusivamente nella colonna “importi a debito versati”, riportando i seguenti dati:

  • nel campo “codice ente/codice comune” indicare il codice catastale del comune nel cui territorio sono situati gli immobili (individuato dal Dm 28 aprile 2022), reperibile nella tabella pubblicata sul sito agenziaentrate.gov.it;
  • barrare la casella “Ravv.” se il pagamento è effettuato a titolo di ravvedimento;
  • barrare la casella “Acc.” se il pagamento si riferisce all’acconto;
  • barrare la casella “Saldo” se il pagamento si riferisce al saldo. Se il pagamento è effettuato in un’unica soluzione, barrare entrambe le caselle “Acc.” e “Saldo”;
  • nel campo “Numero immobili” indicare il numero degli immobili;
  • nel campo “Anno di riferimento” indicare l’anno d’imposta a cui si riferisce il pagamento, nel formato “AAAA”. Nel caso in cui sia barrata la casella “Ravv.” indicare l’anno in cui l’imposta avrebbe dovuto essere versata.

L’Agenzia precisa che i codici catastali dei comuni devono essere utilizzati, in luogo del codice generico “Z999” specificato nella risoluzione n. 77/E/2020, anche in corrispondenza del codice tributo “3970”, relativo al versamento della quota riservata allo Stato.