Sismabonus, Ecobonus e Bonus Facciate, esercizio in via alternativa alle detrazioni anche per SAS

L’Agenzia delle Entrate ha pubblicato la risposta a interpello n. 138 del 23 gennaio 2023 in tema di Sismabonus, Ecobonus e Bonus Facciate – Esercizio in via alternativa alle detrazioni in caso di società di persone.

L’articolo 121, comma 1, del D.L. 19 maggio 2020, n. 34, dispone che i soggetti che sostengono, negli anni 2020, 2021, 2022, 2023 e 2024, spese per gli interventi elencati al comma 2 dello stesso articolo possono optare, in luogo dell’utilizzo diretto della detrazione, per un contributo, sotto forma di sconto sul corrispettivo dovuto, fino a un importo massimo pari al corrispettivo stesso, anticipato dai fornitori che hanno effettuato gli interventi e da questi ultimi recuperato sotto forma di credito d’imposta, di importo pari alla detrazione spettante (cd. sconto in fattura).

In alternativa, i contribuenti possono optare per la cessione di un credito d’imposta di pari ammontare ad altri soggetti, compresi gli istituti di credito e gli altri intermediari finanziari.

Il citato comma 2 prevede che le disposizioni di cui sopra si applicano alle spese relative agli interventi di Ecobonus, Sismabonus e Bonus Facciate.

Anche la società in accomandita semplice può fruire dei benefici previsti dalle richiamate norme in relazione alle spese che la stessa asseritamente dovrà sostenere sull’Immobile.

In diretta conseguenza del principio di tassazione per trasparenza, e per quanto disposto dall’art. 22 del TUIR, anche i crediti d’imposta e le ritenute d’acconto sono attribuiti nella stessa proporzione in cui sono imputati i redditi.

Quindi nella stessa misura in cui avviene l’imputazione per trasparenza in capo ai soci dei redditi imponibili conseguiti dalla società in accomandita semplice, si ripartiscono anche i crediti d’imposta, compatibilmente con quanto previsto dalle relative norme.