Assegno Unico Universale, un bilancio dopo il primo anno

Ad un anno dalla prima erogazione dell’Assegno Unico Universale, l’Inps ha pubblicato il 20 aprile 2023 un comunicato stampa  di “bilancio” di questa misura assistenziale che risulta la più importante in quanto a inclusività e diffusione.

Vediamone gli aspetti principali.

Assegno unico universale: destinatari

L’assegno unico universale  (D.Lgs. n. 230/2021) è erogato mensilmente, per il periodo compreso tra marzo di ciascun anno e febbraio dell’anno successivo, ai nuclei familiari per ogni figlio a carico:

  • minorenne (dal settimo mese di gravidanza per i nuovi nati);

maggiorenne, fino al compimento dei 21 anni, che frequenti un corso di formazione scolastica o professionale, un corso di laurea o un tirocinio, che presti attività lavorativa con un reddito complessivo inferiore a 8.000 euro annui, che sia registrato come disoccupato in cerca di un lavoro presso i servizi pubblici per l’impiego, o che svolga il servizio civile universale;

con disabilità, senza limiti di età.

Assegno unico universale: importo

L’importo è erogato in base all’Isee, da un minimo di 50 euro per ciascun figlio minorenne in assenza di Isee o con Isee pari o superiore a 40.000 euro, fino ad un massimo di 175 euro per ciascun figlio minore con Isee fino a 15.000 euro.

Sono previste maggiorazioni per i figli disabili e per quelli successivi al secondo, per le madri di età inferiore a ventuno anni, per i nuclei con quattro o più figli e per i genitori entrambi titolari di reddito da lavoro.

La legge di bilancio 2023 ha inoltre previsto dal 1° gennaio 2023 l’incremento dell’AUU base per ciascun figlio di età inferiore a un anno, per ciascun figlio tra uno e tre anni, per le famiglie con almeno tre figli e in presenza di Isee fino a 40.000 euro.

In tali casi gli importi rivalutati dell’assegno sono incrementati del 50%.

Dal Comunicato stampa in oggetto emerge un quadro di questa misura di welfare certamente positivo in termini di capillarità di erogazione e di sostegno prestato alle famiglie destinatarie.

Sono circa sedici e mezzo i miliardi di euro erogati in un anno a più di sei milioni di nuclei familiari, oltre trenta i controlli mensili per ciascuna delle oltre dieci milioni di domande inoltrate, effettuati grazie anche ai controlli incrociati sull’Isee.

L’Istituto ha inoltre reso molto semplice, innovando in tecnologia con un notevole investimento economico, la domanda per accedere alla prestazione, eliminando ad esempio la necessità da parte dell’utente di inserire dati già presenti nella propria piattaforma.