TFR per i dipendenti pubblici: al via un nuovo processo di telematizzazione

Con il messaggio 8 maggio 2023, n. 1645, l’INPS illustra il nuovo processo di telematizzazione per i dipendenti pubblici ai fini della totale integrazione tra la prestazione TFR e la Posizione Assicurativa dei dipendenti pubblici.

La telematizzazione ha la finalità di superare le criticità relative alla trasmissione da parte dell’Amministrazione (datore di lavoro) dei modelli cartacei TFR1/TFR2contenenti il riepilogo dei servizi e delle retribuzioni utili per la definizione della prestazione.

Con il messaggio in parola, si forniscono chiarimenti in merito alla compilazione dell’Ultimo miglio TFRin sostituzione dei modelli cartacei TFR1/TFR2.

Ultimo miglio TFR: le novità

L’Ultimo miglio TFR” costituisce la modalità esclusiva per avviare il processo di sistemazione e certificazione della Posizione assicurativa, propedeutica alla creazione della pratica di TFR.

Con la circolare del 4 novembre 2022, n. 125, l’Istituto comunicava che, a partire dal 1° gennaio 2023, l’utilizzo degli strumenti digitali è divenuto esclusivo, oltre che per il TFS, anche per il TFR dei dipendenti pubblici. Rimane invariata la modalità di trasmissione dei dati giuridico-economici utili alla liquidazione della prestazione per i rapporti di lavoro a tempo determinato del comparto Scuola, tramite il flusso telematico MIUR/MEF.

L’Ultimo miglio TFR deve essere compilato dall’Ente-datore di lavoro e trasmesso su Nuova Passweb ad ogni risoluzione del rapporto di lavoro, indipendentemente dalla presenza o assenza della discontinuità del servizio. Nello specifico, il datore è tenuto a fornire le informazioni non previste nella denuncia mensile “ListaPosPA”.

Modelli cartacei TFR1/TFR2 in via residuale 

L’invio dei modelli cartacei TFR1/TFR2è consentito, spiega l’INPS in via residuale nei seguenti casi:

  • rapporti di lavoro cessati a seguito di decesso senza che sia possibile utilizzare la funzione “Anticipo DMA” per la predisposizione dell’Ultimo miglio TFR;
  • rapporti di lavoro risolti per dimissioni volontarie senza diritto a pensione per i quali l’iscritto ha chiesto la quantificazione ai fini della cessione;
  • la trasmissione del modello TFR2 esclusivamente nei casi di comunicazione di variazione contrattuali relative a pratiche TFR nello stato “pagata”, impiantate a seguito di trasmissione di modello TFR1.

Per maggiori informazioni è possibile consultare il Manuale Integrato di gestione del TFR con la Posizione Assicurativa”, scaricabile sul portale dell’INPS nella sezione “Dipendenti Pubblici servizi per amministrazioni, enti e aziende.