Premi assicurativi Inail scaduti: come pagare gli avvisi bonari   

L’invio degli avvisi bonari da parte dell’Inail si ritiene uno strumento attraverso cui si informa il datore di lavoro in merito alla presenza di una situazione anomala, ossia un debito. Secondo la normativa attuale, l’Inail ha la facoltà di procedere con l’iscrizione a ruolo e l’avvio di un’azione di esproprio dei beni del datore di lavoro, senza l’obbligo di comunicare nulla al datore di lavoro stesso.

L’emissione dell’avviso bonario avviene con l’obiettivo di individuare e segnalare situazioni che potrebbero richiedere un’analisi approfondita e una rettifica, onde evitare una scorretta emissione di una cartella esattoriale. La norma di riferimento è l’art. 24, comma 2, del D.Lgs. n. 46/1999.

L’Inail ha eliminato da tempo la lettera di verifica dell’autoliquidazione, rendendo l’avviso bonario l’unico strumento per evidenziare anomalie, incluso l’autoliquidazione del 16 febbraio 2023, individuata nella richiesta 902023. Gli imminenti avvisi bonari riguarderanno premi e accessori con scadenza compresa tra il 1° luglio e il 31 dicembre 2022. Siccome la lettera di verifica dell’autoliquidazione è stata abbandonata, tutti i debiti, eventualmente presenti, comprese le rate trimestrali dell’autoliquidazione di agosto e novembre 2022, si considereranno ricompresi.

L’elaborazione dell’avviso bonario, non avendo esecutorietà, si limita ad elencare una lista dei titoli non pagati, senza l’aggiunta di sanzioni civili che, in assenza di pagamento o annullamento, verranno applicate con l’emissione della cartella esattoriale. La lista dei titoli non pagati, rappresentativa della situazione al momento dell’elaborazione, non subisce modifiche anche in presenza di un pagamento successivo o precedente all’invio fisico.

L’avviso bonario include una diffida a pagare entro 30 giorni. Che costituisce il termine minimo prima dell’emissione della cartella esattoriale. Le cause dell’emissione dell’avviso bonario possono essere le seguenti:

• Cessazione dell'attività da parte del datore di lavoro senza alcuna comunicazione.
• Mancanza di conoscenza del debito emerso.
• Discrepanze di calcolo dell'autoliquidazione tra datore di lavoro e INAIL.
• Errori nell'indicazione del premio o dell'accessorio da versare nel modello F24.
• Mancato pagamento del premio dovuto, comprese le rate trimestrali dell'autoliquidazione, se scelto il pagamento trimestrale secondo la legge n. 449/1997.

A differenza delle cartelle esattoriali, l’avviso bonario può essere emesso anche per importi superiori a 2,58 euro. Tuttavia, non può riguardare i titoli rientranti nelle seguenti categorie:

• Titoli inclusi in una rateazione del premio secondo la legge n. 389/1989 o in una rateazione ordinaria mensile continuativa.
• Premi non pagati ma soggetti a ricorso amministrativo non ancora definito entro i termini.
• Titoli inclusi in una procedura concorsuale.
• Titoli soggetti a ricorso presentato al giudice ordinario non ancora definito.