Fisco: via libera dal CDM al concordato preventivo biennale

Il concordato preventivo biennale ha ricevuto il via libera dal Consiglio dei Ministri. Il testo ha recepito le osservazioni contenute nei pareri delle Commissioni parlamentari: è stato eliminato il riferimento al punteggio otto degli Isa, gli indici di affidabilità fiscale per accedere al concordato. A seguito di questa modifica, la platea dei potenziali interessati alla nuova misura sono i 2,5 milioni contribuenti che si trovano già nel regime Isa. 

Il concordato preventivo biennale, senza dubbio, è uno degli argomenti al centro delle discussioni politiche delle ultime settimane. Attraverso questo strumento il legislatore ha intenzione di instaurare dei rapporti di tipo diverso tra l’Agenzia delle Entrate ed i contribuenti. La parola d’ordine è collaborazione, soprattutto con i titolari di partita Iva, che producono regolarmente redditi di impresa o di lavoro autonomo. Il provvedimento, che ha introdotto in Italia il concordato preventivo biennale – almeno nella sua prima versione -, aveva dei criteri d’accesso molto ristretti. Questo a dispetto dei propositi che erano stati previsti attraverso la Legge n. 111/2023, anche conosciuta come Legge Delega di Riforma Fiscale. I criteri previsti in un primo momento ne avrebbero limitato fin troppo l’accesso.

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