Aziende e welfare: il secondo rapporto annuale dei Consulenti del lavoro
La Fondazione Studi dei Consulenti del Lavoro ha presentato il secondo rapporto annuale “Il
welfare aziendale.
Dal Rapporto 2023 emergeva che per il 55,9% dei Consulenti intervistati le PMI italiane, nel
biennio 2021-2022, hanno puntato di più sul welfare aziendale e il 61,1% del campione, riteneva che nel triennio 2023-2026 il welfare si sarebbe diffuso ulteriormente.
Ad ulteriore conferma di quanto emerso nel 2023, le Pmi prediligono il welfare che mette al centro del proprio intervento il sostegno economico ai dipendenti e alle famiglie (il 72,9% individua questa come l’area di welfare aziendale più diffusa tra le Pmi).
Tra i vari strumenti di welfare, secondo i Consulenti del Lavoro, nei prossimi tre anni crescerà il ricorso ai buoni pasto, ai buoni multicategoriali nonchè gli strumenti di erogazione di servizi: dalla salute (40,6%), per la conciliazione vita-lavoro (29,2%) e la formazione (11,9%).
La presenza di incentivi fiscali è la motivazione principale che spinge le Pmi ad adottare politiche di welfare (il 64,2% degli intervistati la indica al primo posto) e se le misure di welfare aziendale sono destinate a crescere nei prossimi anni, sia in termini qualitativi che quantitativi, i Consulenti del Lavoro giocheranno un ruolo centrale nel fare da ponte tra aziende e strutture provider di servizi di welfare.