Lavoro: dal 2024 fringe benefit estesi ai mutui prima casa e all’affitto

Fringe benefit, esenzione più equa nel 2024. Questo è quanto emerge dall’articolo 1, commi 16 e 17, del disegno di legge di Bilancio, che fissa, per il prossimo anno, la soglia di esenzione per l’assegnazione dei fringe benefit da parte del datore di lavoro. 

Il valore dei benefit accessori aumenterà dai 258,23 euro attuali a 1.000 euro, con picchi di euro 2000, a vantaggio dei dipendenti con figli.

Altrettanto interessanti appaiono l’innalzamento dei limiti per l’affitto o degli interessi sul mutuo della prima casa.

Sotto la voce fringe benefit ricadono però altre misure, tra le quali i buoni pasto, i rimborsi chilometrici per l’uso dell’automobile privata, l’erogazione di prestiti e, non da ultimo, il trattamento fiscale dei benefici.

La grossa novità sui fringe benefit per il 2024 è che verranno estesi includendo anche all’affitto e al mutuo della prima casa. Un tema questo che necessiterà di decreti attuativi appositi e che, per il momento almeno, si delinea tenendo conto – relativamente al mutuo – solo degli interessi e non di tutta la rata.

La concessione di prestiti ai dipendenti da parte di un’azienda introduce una distinzione nella tassazione, così come vuole la Legge 145/2023, entrata in vigore a ottobre.

Una legge che distingue tra prestiti a tasso fisso e variabile e che genera una pressione fiscale articolata sulla filosofia secondo cui viene considerato compenso in natura il 50% della differenza tra:

  • l’importo degli interessi calcolato sulla scorta del Tasso ufficiale di riferimento
  • L’importo degli interessi calcolato in base al tasso effettivamente applicato

Proponiamo un calcolo per definire questo passaggio. Supponendo, per esempio, che un dipendente ha ricevuto un prestito di 30mila euro da parte dell’azienda per la quale lavora e supponendo che il Tasso ufficiale di riferimento sia del 3% mentre quello applicato dall’impresa sia del 2%, si ottiene:

((30.000 x 3%) – (30.000 x 2%) x 50% = (900 – 600) * 50% = 150. Il fringe benefit annuo è quindi di 150 euro.