Cassazione: anche le aziende confiscate devono pagare i premi INAIL
La Cassazione penale con sentenza 26927 del 8 luglio 2024 ha affermato che i crediti vantati
dall’INAIL nei confronti di aziende confiscate in base al Codice antimafia, per premi dalle stesse non versati, non si estinguano per confusione.
L’INAIL propone ricorso giudiziale di ammissione allo stato passivo di una società sottoposta a confisca in relazione ad alcuni crediti vantati nei confronti della stessa.
Il Tribunale, pur ammettendo l’Ente al passivo, dichiara estinti i suddetti crediti in quanto aventi natura erariale.
La Cassazione – ribaltando l’impugnata pronuncia di merito – rileva, preliminarmente, che si estinguono per confusione i soli crediti erariali nell’ipotesi di confisca di beni già sottoposti a sequestro.