Garante privacy: su assegno di inclusione ok alle verifiche Inps
Il Garante per la protezione dei dati personali, nella Newsletter n. 528 del 22 ottobre 2024, concede parere favorevole sulle modalità e sulle misure tecniche e organizzative che l’Inps adotterà per utilizzare le informazioni necessarie per effettuare i controlli sulla concessione dell’Assegno di inclusione (ADI) e del Supporto per la formazione e il lavoro (SFL), acquisendoli presso le proprie banche dati nonché presso altre amministrazioni.
Lo schema di disciplinare tiene conto delle indicazioni fornite dall’Ufficio, nel corso delle interlocuzioni intercorse, al fine di rendere conformi alla normativa privacy i trattamenti dei dati dei richiedenti l’ADI e il SFL.
I dati oggetto di trattamento saranno limitati a quelli strettamente necessari ad effettuare le verifiche previste dalla legge. Lo stesso vale anche per i flussi relativi alla verifica delle condizioni di svantaggio o l’inserimento in programmi di cura e assistenza.
Nel testo vengono, inoltre, definite le procedure per lo scambio tempestivo di informazioni tra l’Inps e le altre amministrazioni in caso di violazioni di sicurezza (ad es. data breach).
Le misure di garanzia approvate dal Garante Privacy consentiranno quindi all’Istituto di utilizzare, a fini di controllo sul possesso dei requisiti, i dati provenienti dai propri database e quelli messi a disposizione dalle altre amministrazioni, evitando così che l’erogazione dell’assegno di inclusione venga destinato a chi non ne ha diritto.