Borse di studio ai figli dei dipendenti: non occorre dimostrare l’utilizzo
Con la risposta a interpello n. 231 del 28 novembre 2024, l’Agenzia delle Entrate ha evidenziato che, laddove le borse di studio erogate siano finalizzate a premiare il raggiungimento di livelli di eccellenza da parte degli studenti in ambito scolastico e universitario, non si ritiene necessario che i dipendenti producano una documentazione atta a dimostrare l’utilizzo di tali somme.
In sostanza, con la predetta disposizione viene sancito il c.d. principio di onnicomprensività del concetto di reddito di lavoro dipendente fiscalmente rilevante, ragion per cui sia gli emolumenti in denaro e sia i valori corrispondenti ai beni, ai servizi ed alle opere offerti dal datore di lavoro ai propri dipendenti costituiscono, in generale, redditi imponibili e, in quanto tali, concorrono alla determinazione del reddito di lavoro dipendente.
Pertanto laddove le borse di studio erogate siano invece finalizzate a premiare il raggiungimento di livelli di eccellenza da parte degli studenti in ambito scolastico e universitario, non si ritiene necessario che i dipendenti producano una documentazione atta a dimostrare l’utilizzo di dette somme.