Licenziamento della lavoratrice madre: confermato in caso di colpa grave
Con la sentenza 19367 del 14 luglio 2025 la sentenza Corte di Cassazione, Sezione Lavoro, ha confermato l’applicabilità di sanzioni disciplinari severe anche nei confronti di una lavoratrice in stato di maternità, qualora si ravvisi una colpa grave.
Nel caso specificamente esaminato, la tutela dei diritti delle lavoratrici madri non ha impedito che venisse riconosciuta la legittimità del licenziamento disciplinare per una condotta che aveva avuto conseguenze anche di natura
Nella specie, la lavoratrice, in stato di gravidanza, era stata licenziata per la violazione degli obblighi relativi alla comunicazione dell’assenza per malattia e all’invio del certificato medico entro il terzo giorno dall’inizio dell’assenza.Inoltre, le era stato contestato di aver tentato di occultare tale violazione, contraffacendo i fax
relativi alla malattia, con un comportamento sleale nei confronti della datrice di lavoro.
La Corte, ha ritenuto determinante la falsificazione dei fax, utilizzati per giustificare l’assenza.
Questo comportamento doloso aveva reso l’assenza più grave, escludendo l’applicabilità della norma del CCNL di rimferimento, che prevedeva solo una sanzione conservativa.