Somministrazione, appalto e distacco: aggravanti e recidiva

Con la nota n. 1091 del 2024, l’Ispettorato Nazionale del Lavoro chiarisce le regole di determinazione delle sanzioni e delle relative maggiorazioni applicabili in caso di esercizio non autorizzato della somministrazione, appalto e distacco illeciti.

Nel documento di prassi l’INL si sofferma in particolare sui casi di recidiva e sfruttamento dei minori.

Gli importi delle sanzioni previste sono aumentati del 20% ove, nei tre anni precedenti, il datore di lavoro sia stato destinatario di sanzioni penali per i medesimi illeciti, ovvero di uno qualsiasi dei provvedimenti sanzionatori amministrativi o penali (recidiva “semplice”).

In caso di sfruttamento dei minori, la pena è dell’arresto fino a diciotto mesi e l’ammenda è aumentata fino al sestuplo.

Una siffatta formulazione va ora rapportata alle nuove sanzioni che, come detto, non prevedono più la sola pena dell’ammenda ma l’alternatività tra pena detentiva e pecuniaria. In tal senso, quindi, le aggravanti per sfruttamento dei minori si limitano ad aumentare le due tipologie di sanzioni senza, tuttavia, modificarne la natura alternativa.