Rapporto biennale pari opportunità: ultimi giorni per la trasmissione

Si approssima una importante scadenza per le aziende, pubbliche e private. Entro il 30 settembre 2022 dovranno trasmettere il  rapporto biennale sulla situazione del personale maschile e femminile. Da quest’anno l’adempimento è esteso alle aziende con più di 50 dipendenti e sono cambiate le modalità di compilazione.

Le aziende dovranno prestare particolare attenzione nella redazione del rapporto per evitare di incorrere nelle sanzioni previste per legge. Vediamo come prepararsi alla scadenza.

Rapporto sulla situazione del personale: norme e istruzioni

Il nuovo rapporto periodico sulla situazione del personale maschile e femminile è disciplinato dall’articolo 46 del Codice delle pari opportunità tra uomo e donna (decreto legislativo 11 aprile 2006, n. 198), come modificato dall’articolo 3 della legge 5 novembre 2021, n. 162.

Le aziende dovranno osservare le regole di compilazione definite con decreto interministeriale del 29 marzo 2022, che riporta (Allegato A) il modello da redigere in modalità esclusivamente telematica tramite il nuovo applicativo informatico disponibile, dal 23 giugno 2022, sul portale Servizi Lavoro.

Il Ministero del lavoro ha diramato il Manuale utente per la compilazione del rapporto relativo al biennio 2020/2021.

Rapporto sulla situazione del personale: le regole generali

Il rapporto fornisce la fotografia della situazione del personale maschile e femminile in ognuna delle professioni e con riferimento allo stato di assunzioni, della formazione, della promozione professionale, dei livelli, dei passaggi di categoria o di qualifica e di altri fenomeni di mobilità, dell’intervento della Cassa integrazione guadagni, dei licenziamenti, dei prepensionamenti e pensionamenti, della retribuzione effettivamente corrisposta.

Il termine di trasmissione è di norma il 30 aprile dell’anno successivo alla scadenza di ciascun biennio ma, in via transitoria, per il biennio 2020-2021, la scadenza è stata rinviata al 30 settembre 2022 per consentire alle aziende di adeguarsi alle novità.

La mancata trasmissione nei 60 giorni successivi all’invito a regolarizzare, intimato da parte della sede territoriale dell’Ispettorato nazionale del lavoro, comporta l’applicazione delle sanzioni di cui all’art. 11 del D.P.R. 19 marzo 1955, n. 520 (da 516,46 euro a 2.582,28 euro).

Il protrarsi dell’inadempimento per 12 mesi successivi ai 60 giorni concessi per la regolarizzazione comporta la sospensione per un anno dei benefici contributivi eventualmente goduti dall’azienda (art. 46, comma 4, D.lgs. 11 aprile 2006, n. 198).

Inoltre, l’Ispettorato è tenuto a verificare la veridicità dei rapporti e, in caso di rapporto mendace o incompleto, applica la sanzione amministrativa pecuniaria da 1.000 a 5.000 euro (art. 46, comma 4 bis, D.lgs. 11 aprile 2006, n. 198).

Sono obbligate alla trasmissione del rapporto le aziende pubbliche e private con più di 50 dipendenti, che dovranno fornire la situazione del personale maschile e femminile riferita al 31 dicembre 2021.

Le aziende che occupano fino a 50 dipendenti potranno adempiere solo su base volontaria, osservando le regole generali. Regole che dovranno essere rispettate anche dalle aziende che, ai fini della partecipazione alle gare per i lavori finanziati dal PNRR, abbiano già redatto il rapporto secondo le previgenti modalità (art. 47 del D.L. 31 maggio 2021, n. 77, convertito con modificazioni in L. 29 luglio 2021, n. 108).

Rapporto sulla situazione del personale: accesso all’applicativo

Il rapporto va redatto in via telematica avvalendosi dell’ applicativo informatico disponibile all’indirizzo htps://servizi.lavoro.gov.it  a cui si accede esclusivamente tramite SPID o Carta di Identità Elettronica (CIE) del legale rappresentante o di altro soggetto abilitato, ovvero altri sistemi di autenticazione previsti dal Ministero del lavoro.

Rapporto sulla situazione del personale: come si compila

L’azienda o il soggetto abilitato dovranno compilare tutte le sezioni del rapporto.

Sezione 1 – Informazioni generali sull’azienda

Sezione 1.1 – Contratti Collettivi Nazionali di Lavoro

Sezione 1.1.1 – Eventuali altri Contratti Collettivi Nazionali applicati (0 … n)

Sezione 1.1.2 – Eventuali altri contratti di II livello applicati (0 … n)

Sezione 2 – Informazioni generali sul numero complessivo occupati

Tabella 2.1 – Occupazione totale al 31/12/2021 (secondo anno del biennio)

Tabella 2.2 – Occupati alle dipendenze al 31/12/2021 (secondo anno del biennio) per categoria professionale e livello di inquadramento: promozioni nell’anno e assunzioni nell’anno

Tabella 2.3 – Occupati alle dipendenze al 31/12/2021 (secondo anno del biennio) per categoria professionale e tipo di contratto, in Cassa Integrazione (CIG) e aspettativa

Tabella 2.4 – Entrate ed uscite, trasformazione dei contratti registrate nell’anno al 31/12/2021 (secondo anno del biennio) per categoria

Tabella 2.5 – Formazione del personale svolta nel corso dell’anno 2021 (secondo anno del biennio) per categoria professionale

Tabella 2.6 – Informazioni generali sui processi e strumenti di selezione, reclutamento, accesso alla qualificazione professionale e manageriale

Tabella 2.7 – Retribuzione iniziale (al 01/01/2020) per categoria professionale e per livello di inquadramento

Tabella 2.8 – Retribuzione annua al 31/12/2021 (secondo anno del biennio) per categoria professionale e per livello di inquadramento

Sezione 3

Tabella 3.1 – informazioni generali sulle unità nell’ambito comunale – Occupati per ciascuna unità produttiva con più di 50 dipendenti, al 31/12/2021 (secondo anno del biennio) – 1..n

Il Ministero del lavoro ha chiarito che i dati vanno riferiti al complesso delle unità produttive e delle dipendenze e che, ai fini dell’obbligo di presentazione del rapporto, i lavoratori in somministrazione non sono computati nel totale dei dipendenti.

Rapporto sulla situazione del personale: funzionalità dell’applicativo

L’applicativo consente di salvare in bozza il rapporto nonché di tenere traccia di ogni modifica dell’ultimo utente che lo ha modificato, della data di modifica e lo storico di tutte le operazioni di invio o annullamento.

La richiesta di annullamento deve essere fatta tramite l’URP e comporterà l’obbligo di inviare un nuovo rapporto.

Per i rapporti inviati è possibile scaricare la ricevuta ed il PDF del rapporto inviato, che certifica l’avvenuta comunicazione del rapporto alla Consigliera di Parità regionale competente per territorio.

Rapporto sulla situazione del personale: altri adempimenti

Si ricorda infine che entro il 30 settembre 2022 il datore di lavoro è tenuto a trasmettere, con modalità telematica, una copia del rapporto e della ricevuta alle rappresentanze sindacali aziendali.