Settori del «wedding»: in arrivo nuove risorse

Pubblicato sulla Gazzetta Ufficiale n. 252 del 27 ottobre 2022, il decreto 19 agosto 2022 del Ministero dello Sviluppo Economico che apporta modifiche al decreto 30 dicembre 2021, recante i criteri e le modalità per l’erogazione di contributi alle imprese operanti nei settori del «wedding», dell’intrattenimento e dell’organizzazione di cerimonie e dell’Hotellerie-Restaurant-Catering.

In particolare il decreto ha stanziato per l’anno 2022, 40 milioni di euro da destinare ad interventi per le imprese che svolgono, come attività prevalente, una delle attività identificate dai codici della classificazione delle attività economiche ATECO 96.09.05, 56.10, 56.21, 56.30, 93.11.2, che nell’anno 2021 hanno subito una riduzione dei ricavi non inferiore al 40 per cento rispetto ai ricavi del 2019, dettando, altresì, disposizioni particolari per le imprese costituite nel corso dell’anno 2020.

L’aiuto assume la forma del contributo a fondo perduto ed è riconosciuto, nei limiti delle risorse finanziarie disponibili ai sensi e nel rispetto dei limiti e delle condizioni previsti dalla Sezione 3.1 del Quadro Temporaneo degli aiuti COVID-19, ovvero, successivamente al periodo di vigenza dello stesso, ai sensi e nel rispetto del regolamento de minimis.

Scaduto il termine per la presentazione delle istanze di accesso al contributo, le risorse sono ripartite tra le imprese in possesso dei requisiti previsti secondo le seguenti modalità:

a) il 70 (settanta) per cento è ugualmente ripartito tra tutte le imprese istanti ammissibili;

b) il 20 (venti) per cento è ripartito, in via aggiuntiva rispetto all’assegnazione di cui alla lettera a), tra tutte le imprese istanti ammissibili che presentano un ammontare dei ricavi superiore a euro 400.000,00;

c) il restante 10 (dieci) per cento è ripartito, in via aggiuntiva rispetto alle assegnazioni di cui alle lettere a) e b), tra tutte le imprese istanti ammissibili che presentano un ammontare dei ricavi superiore a euro 1.000.000,00.

Ai fini del riparto delle risorse finanziarie disponibili rilevano i ricavi di cui all’art. 85, comma 1, lettere a) e b), del TUIR, registrati dall’impresa relativi al periodo d’imposta 2019.

Il contributo erogato non concorre alla formazione della base imponibile delle imposte sui redditi.