NINO CARMINE CAFASSO: “COME SARÀ IL 2023??…L’ANNO DELLE CONFERME”

In molti si chiedono come sarà il nuovo anno che è alle porte. Purtroppo le analisi sono talvolta figlie di una concitazione, comunque connessa agli strascici della pandemia ed a questo conflitto Russia/Ucraina che, ormai, accalora solo gli uomini di Pace e di Chiesa, in assenza di percorsi diplomatici possibili.

Ebbene, se si analizza però il dato italiano, a parere di chi scrive, il 2023 potrebbe essere l’anno della conferma di una crescita economica. Il dato dell’occupazione è fortemente salito, i dati ci dicono che c’è stato un incremento notevole e forse anche l’effetto “reddito di cittadinanza” e la necessità di essere corretti e coerenti con il mondo che ci circonda, ha spinto anche i più inguaribili sostenitori del “nero” a pensare che diventava un pericoloso ginepraio dove si sarebbero pagati ancor di più a caro prezzo eventuali errori o illiceità, tenuto conto dell’effetto mediatico dell’intera vicenda.

Ed orbene con la “manovra” che ci accingiamo a leggere ed ormai praticamente definita, che sicuramente ha voluto dare i 2/3 dell’intero è valore alle PRIORITÀ economiche delle imprese e dei lavoratori, dato che leggo con soddisfazione pensando e ribadendo che operare “a pioggia” non ha mai aiutato nessuno!

Invece oggi il dato è chiaro!

Le imprese ed i lavoratori sono al centro del Programma di Governo e sono al centro del rispetto di quelli che sono i primi cardini per lo sviluppo di un’economia sostenibile. Di certo l’eredità raccolta non era delle peggiori anche perché i risultati raggiunti con il superamento delle prime 2 fasi del PNNR ne sono il segno tangibile; in tal senso un lavoro che si prosegue nella giusta direzione e che ci porterà altri danari nei primi mesi del 2023 quando speriamo non sarà necessario ancora intervenire per i rincari energetici.

Ma il dato oggettivo è quello di sapere che il Governo, con determinazione, sta muovendo le proprie forze verso quella che può essere un’Italia del lavoro sostenibile, dove la sostenibilità può significare maggior potere di acquisto per i lavoratori e minore costo del lavoro per le imprese.

Tutto questo, provando anche a ripristinare quello stato di garantismo costituzionale e dello Statuto dei lavoratori che davvero si stava perdendo al sol pensiero di un “salario minimo garantito”, al di fuori della contrattazione collettiva ed in ogni caso con valori di assoluta impossibile ed irrealizzabile sostenibilità.

Nel quadro così descritto mi si potrà dire ma allora tutto funziona?

No non è così ma se funziona l’occupazione e l’economia si muove vuol dire che il percorso è quello giusto.

Cosa di negativo possiamo aspettarci, personalmente ritengo che la “bolla” tecnologica che ha visto ingenti perdite ai titoli dei più grossi gruppi mondiali, potrà portare una maggiore difficoltà nel ridurre l’inflazione che ahinoi salirà ma, poiché ormai l’economia di questi anni ci ha insegnato “nuove regole” sono convinto che la crescita dell’inflazione ancor di più farà crescere l’economia circolante.

Naturalmente sono riflessioni, analisi ma anche buoni propositi e buoni auspici per il 2023, dove il mio ottimismo non riesco a nasconderlo.

Il migliore augurio è per NOI TUTTI che avremo il PIACERE di vivere un altro anno insieme ed in qualsiasi modo andasse, potremo dire di AVERLO FATTO e di AVERLO VISSUTO AL MEGLIO!

Buon 2023 ed avanti TUTTA!

Nino Carmine Cafasso
Presidente AIS (Associazione Imprese di Servizi), Giuslavorista e Consulente del Lavoro.