Reato di truffa aggravata per falso sui fogli di presenza
Con la Sentenza n. 40461, emessa il 5 ottobre 2023, la Corte di Cassazione ha stabilito che la falsificazione delle informazioni presenti nei cartellini o nei registri di presenza sul luogo di lavoro, costituisce il reato di truffa aggravata, senza tener conto del danno finanziario corrispondente al pagamento ricevuto per un lavoro svolto in misura inferiore rispetto a quanto dovuto.
Una condotta di questo tipo ha un impatto notevole sull’organizzazione degli orari organizzati dall’azienda, così come sulla fiducia che dovrebbe sussistere tra l’azienda stessa e il dipendente. Eventuali crediti che il dipendente possa pretendere nei confronti dell’azienda, scaturiti da straordinari non remunerati, non hanno rilevanza in questo contesto. In quanto l’idea di compensazione risulta inammissibile.
Si sottolinea dunque l’importanza di preservare l’integrità delle informazioni relative alla presenza dei dipendenti sul luogo di lavoro, allo scopo di garantire una corretta e trasparente gestione delle attività aziendali.