Mamme e lavoratrici: una su cinque lascia il posto

Il Servizio studi della Camera dei Deputato, a cavallo tra il 2023 e il nuovo anno, ha pubblicato i dati aggiornati sull’occupazione femminile in Italia, con un focus sul quarto trimestre del 2022.

Dai dati si evince che, quando la donna diventa madre, in un caso su cinque smette di lavorare. E si unisce a quel terzo di donne che non lavoravano neanche prima. L’Italia è tra i pochi Paesi Ue, se non l’unico, in cui chi non è maschio deve scegliere: o lavora o mette su famiglia.

Non solo precarie, pagate meno e poco sostenute: adesso si scopre anche che il 20% delle donne italiane sono anche costrette a lasciare il lavoro a seguito del parto.

Partendo dal preoccupante dato dell’Italia fanalino di coda nell’Ue per il tasso di occupazione femminile, i ricercatori di Montecitorio hanno confermato nel dossier “una serie di profili critici”: messo a confronto con il contesto europeo, il tasso di occupazione femminile in Italia, infatti, “risulta essere quello più basso tra gli Stati dell’Ue”, addirittura “di circa 14 punti percentuali al di sotto della media” (il 55%, a fronte del 69,3% dell’Unione europea).

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https://documenti.camera.it/leg19/dossier/pdf/PP004LA.pdf?_1704216085503