La convenienza dei premi di risultato per imprese e lavoratori
Si rileva un significativo aumento del numero dei contratti collettivi di secondo livello per accedere alla detassazione che scaturisce dai premi di risultato. In occasione del rapporto di ottobre, il Ministero del lavoro ha confermato gli effetti favorevoli della decisione del Governo di diminuire dal 10% al 5%, quindi la metà, l’imposta sostitutiva dell’Irpef e delle addizionali regionali e comunali, sui premi di risultato relativi agli incrementi di produttività, redditività, qualità, efficienza ed innovazione, misurabili e verificabili.
Si ricorda che i benefici si raddoppiano nel caso in cui l’accordo collettivo, sia a livello territoriale che aziendale, sottoscritto dalle principali organizzazioni sindacali e datoriali, indichi la possibilità di trasformare i premi di risultato in servizi di welfare aziendale. Le remunerazioni aggiuntive, in queste circostanze, sono esentate sia da un punto di vista fiscale che contributivo nei limiti stabiliti dal Testo Unico delle Imposte sui Redditi (TUIR).
La legge di Bilancio 2024 prevede l’estensione del regime fiscale siffatto anche per il periodo d’imposta 2024.