Impatriati: al vaglio possibili novità sollecitate da Commissioni Finanze
In merito alla contestata restrizione dell’agevolazione fiscale per i talenti desiderosi di rimpatriare, le Camere hanno chiesto al Governo di cambiare rotta, ampliando nuovamente le possibilità. La richiesta, in particolare, è stata formulata con un parere delle commissioni Finanze di Camera e Senato. Per sua natura non si tratta di un consiglio vincolante ma mira a riportare l’attenzione dell’esecutivo su una questione di grande rilevanza.
Le commissioni hanno sollecitato ad adottare un atteggiamento più mite nella restrizione, proponendo ad esempio “un regime di maggiore favore” per coloro che si trasferiscono in Italia con figli minori e per chi genera figli anche “nel corso del periodo di godimento”, prevedendo un potenziamento degli aiuti in base al numero di figli a carico. Per le famiglie, è stata avanzata la richiesta di “riesaminare l’istituto del ricongiungimento familiare”, con incentivi all’occupazione per “donne e/o vittime di violenza”.
Si parla anche di avvantaggiare fiscalmente gli impatriati che hanno acquistato una casa in Italia. Il Parlamento auspica inoltre di estendere l’agevolazione fiscale di tre anni a coloro che rientrano e hanno acquistato una casa in Italia entro il 31 dicembre 2023, chiedendo di includere nel regime coloro che continuano a lavorare per lo stesso datore di lavoro o lo stesso gruppo per il quale prestavano servizio prima del trasferimento. Nel parere di Camera e Senato, si riaffacciano anche i calciatori, esclusi dalle agevolazioni con il decreto di ottobre. Ora il Parlamento chiede al governo di riesaminare tale esclusione.