La sicurezza in numeri: cosa ci dicono i dati delle ispezioni del lavoro

ILO presenta i dati che gli ispettori del lavoro hanno raccolto durante la loro attività di vigilanza riguardo infortuni e malattie. 

L’organizzazione Internazionale del Lavoro (ILO – International Labour Organization) in occasione della Giornata Mondiale per la salute e la sicurezza sul lavoro, ha voluto celebrarla onorando il lavoro di tutti gli ispettori del lavoro.

Secondo le stime dell’ILO, nel 2019 quasi 3 milioni di persone sono morte a causa di incidenti e malattie professionali, l’89% malattie professionali e circa l’11% da infortuni sul lavoro. Ci sono stati anche 395 milioni di lavoratori che hanno subito infortuni sul lavoro non mortali.

L’ispezione del lavoro svolge un ruolo chiave nella promozione di un ambiente di lavoro sicuro e sano e, più in generale, nel raggiungimento di condizioni di lavoro dignitose per tutti.

In molti paesi il numero di ispettori del lavoro è insufficiente data la portata delle loro responsabilità e la crescente complessità del mercato del lavoro. Uno studio del 2013 ha rilevato che nella maggior parte dei 15 paesi europei esaminati, il numero di ispettori del lavoro era inadeguato.

I dati ILOSTAT mostrano che il numero di ispettori del lavoro varia da paese a paese, naturalmente in relazione alle dimensioni dell’economia e della popolazione occupata, ma il rapporto di ispettori ogni 10.000 occupati non supera 4 in nessuna parte del mondo, Infatti, nella metà dei 78 paesi dotati di dati, ci sono meno di 0,58 ispettori ogni 10.000 lavoratori. Il rapporto mediano è leggermente più alto nei paesi ad alto reddito, con 0,84 ispettori ogni 10.000 lavoratori rispetto allo 0,41 nei paesi a reddito medio-alto e allo 0,47 nei paesi a reddito medio-basso e basso.

Su 75 paesi con dati ILOSTAT, nel 43% dei casi il numero di ispettori del lavoro è diminuito tra il 2009 e il 2022, mentre l’occupazione è aumentata.

Gli sforzi per ridurre la spesa pubblica e le misure di austerità hanno portato alcuni governi a tagliare il personale degli ispettorati o a non sostituire gli ispettori in pensione, soprattutto in risposta alla crisi economica.