Inps fornisce dati sull’occupazione del 2022

Nel corso del 2022, i dipendenti del settore privato, escludendo gli operai agricoli e domestici, hanno raggiunto la cifra di 16.978.425, registrando un incremento del 4,3%. La retribuzione media percepita è stata di 22.839 euro. Il 55% di questo totale è rappresentato dagli operai, seguiti dagli impiegati al 37%, gli apprendisti al 4%, i quadri al 3% e i dirigenti allo 0,8%. Considerando la distribuzione per genere, i lavoratori di sesso maschile costituiscono il 57,2% del totale.

Circa un terzo dei dipendenti (pari al 31,6%) opera nelle regioni del Nord-ovest, seguite dal Nord-est con il 23,5%, il Centro con il 20,7%, il Sud con il 16,9%, le Isole con il 7,3%, mentre solo lo 0,1% lavora all’estero.

Il numero di lavoratori dipendenti intermittenti, che hanno svolto almeno una giornata retribuita nel corso dell’anno, ha raggiunto quota 694.852, registrando un aumento del 18%. Circa i due terzi di questi lavoratori operano nel nord Italia, mentre le regioni del Sud e Isole costituiscono meno del 15% del totale. Il Centro rappresenta circa il 22% del totale. In relazione al genere, le lavoratrici rappresentano la maggioranza con il 52%. La retribuzione media annua per questo gruppo è stata di 2.463 euro nel 2022.

Per quanto riguarda i lavoratori dipendenti in somministrazione, con almeno una giornata retribuita nel corso dell’anno, il loro numero è stato pari a 974.511, registrando un incremento del 7,8%. I lavoratori di sesso maschile costituiscono il 57,2% di questa distribuzione. La retribuzione media annua per l’anno 2022 è stata di 9.709 euro complessivi, risultando costantemente superiore per gli uomini (10.943 euro rispetto a 8.061 euro per le donne). Considerando la distribuzione geografica dei lavoratori, il 69,3% di quelli impiegati tramite agenzie di somministrazione lavora nelle regioni del Nord; seguono il Centro (17,9%), il Sud (9,7%) e le Isole (3%).