Decontribuzione Sud 2023

L’agevolazione contributiva, denominata “Decontribuzione Sud”, è stata introdotta dal decreto Agosto (articolo 27, comma 1, del decreto-legge 14 agosto 2020, n. 104, convertito, con modificazioni, dalla legge 13 ottobre 2020, n. 126) per il periodo compreso tra il 1° ottobre e 31 dicembre 2020, allo scopo di implementare l’occupazione delle aree più svantaggiate d’Italia durante la pandemia.

La legge di Bilancio 2021 (articolo 1, commi 161-168, della legge 30 dicembre 2020, n. 178) ha esteso l’efficacia fino al 31 dicembre 2029, modulando la misura dell’esonero contributivo in base al periodo agevolato (30% fino al 31 dicembre 2025, 20% per gli anni 2026 e 2027 e 10% per gli anni 2028 e 2029).

La “Decontribuzione Sud” non si considera un incentivo all’assunzione. Perché è dedicata a tutti i rapporti di lavoro subordinato, sia instaurati sia in procinto di nascere, diversi dal lavoro agricolo e domestico, a patto che la prestazione lavorativa si svolga in una delle seguenti regioni: Abruzzo, Basilicata, Calabria, Campania, Molise, Puglia, Sardegna, Sicilia.

I datori di lavoro interessati possono fruire dell’agevolazione contributiva esponendo i dati del beneficio spettante nel flusso Uniemens (circolare n. 90 del 27 luglio 2022). Si ricorda che la decontribuzione di cui si tratta è concessa previa autorizzazione della Commissione europea.