I contributi del lavoro domestico aumentano del 5,4 per cento
Aggiornate dall’Inps le fasce di retribuzione dei lavoratori domestici su cui calcolare i contributi dovuti per il 2024. La variazione degli importi è conseguenza dell’incremento del 5,4% della variazione provvisoria dei prezzi al consumo registrata l’anno scorso. Per effetto di tale aumento, la prima fascia oraria di retribuzione passa da 8,92 a 9,40 euro e i contributi da 1,58 a 1,66 euro, comprensivi della quota in capo al lavoratore. La seconda fascia arriva a 11,45 euro a cui corrispondono 1,88 euro di contributi e oltre tale importo sono dovuti 2,29 euro. I valori comprendono la quota Cassa unica assegni familiari, da cui si è esentati solo in caso di rapporto di lavoro fra coniugi (se il datore è titolare di indennità di accompagnamento) e tra parenti o affini entro il terzo grado in base all’articlo 1 del Dpr 1403/1971.
Inps ricorda che per i contratti a tempo determinato va aggiunto il contributo addizionale dell’1,40%, a carico del datore di lavoro, da applicare sulla retribuzione convenzionale. Di conseguenza il dovuto sale a 1,78; 2,01; 2,45 euro. Fanno eccezione i contratti a termine per sostituzione. Inoltre resta fruibile l’esonero contributivo per i lavoratori che raggiungono i requisiti per quota 103 ma vi rinunciano e proseguono l’attività lavorativa. In tal caso costoro possono chiedere al datore di lavoro di non versare la loro parte di contributi all’Inps e di riceverli in busta paga. L’agevolazione si applica anche nel settore domestico secondo le indicazioni fornite dall’istituto di previdenza nella circolare 88/2023: il datore di lavoro, ricevuta la comunicazione dall’Inps dell’accettazione dell’opzione richiesta dal lavoratorre, può generare dal portale dei pagamenti gli avvisi di pagamento PagoPa, con l’importo ricalcolato della contribuzione dovuta senza la quota a carico del lavoratore. Se la decorrenza dell’esonero cade in un trimestre solare è necessario generare due avvisi di pagamento, uno prima dell’esonero e uno con l’esonero. In questo caso i contributi dovuti dal datore per le tre fasce di retribuzione oraria sono pari a 1,25; 1,41; 1,71 euro.