Sicurezza sul lavoro: arriva la patente a «crediti» per imprese e autonomi
Arriva dal 1 ottobre 2024 la patente a «crediti» per la sicurezza sul lavoro, prevista nella bozza del Decreto Pnrr atteso nel pomeriggio sul tavolo del Consiglio dei Ministri.
A possedere la patente dovranno essere le imprese e i lavoratori autonomi che operano in cantieri toemporanei o mobili.
Tra le proposte anticipate dalla Ministra del Lavoro, Marina Calderone c’è quella di reintrodurre il reato di «interposizione illecita di manodopera», cioè i casi in cui la manodopera viene somministrata senza un regolare contratto di appalto o regolare distacco del personale. La patente sarà rilasciata in forma digitale dall’Ispettorato nazionale del lavoro, sulla base dei seguenti requisiti:
- Iscrizione alla Camera di Commercio;
- Adempimento degli obblighi formartivi da parte di impresa e lavoratori;
- Possesso del Durc, il Documento unico di regolarità contributiva;
- Possesso del Dvr, il Documento unico di regolarità fiscale.
La patente parte da 30 crediti permette di lavorare con una dotazione pari o superiore a 15 crediti. Dalla patente potranno essere decurtati:
- 20 punti in caso di morte del lavoratore;
- 15 punti per un’inabilità permanente al lavoro, assoluta o parziale;
- 10 punti per un’inabilità temporanea assoluta che comporti l’astensione dal
- 10 lavoro per più di 40 giorni.
Nei casi di infortuni «da cui sia derivata la morte o un’inabilità permanente al lavoro, assoluta o parziale la competete sede territoriale dell’Ispettorato del lavoro può sospendere, in via cautelativa, la patente fino a un massimo di dodici mesi».
I punti «possono essere reintegrati» dopo aver frequentato i corsi di aggiornamento sulla sicurezza sul lavoro, che permettono il recupero di cinque punti per volta. I crediti recuperati dai corsi non potranno essere più di 15.
Altri dieci, spiega Repubblica, possono scattare automaticamente dopo due anni dalla sanzione, uno all’anno. Le imprese che continuano a lavorare con meno di 15 crediti sono punibili con una multa da 6mila a 12mila euro.