Reato di malversazione se i soldi sono utilizzati per un fine diverso
La Corte di Cassazione con sentenza 14874 del 10 aprile 2024 ha statuito che risponde del reato di malversazione ai danni dello Stato il professionista che, avendo ricevuto un finanziamento assistito dalla garanzia rilasciata dal Fondo per le PMI, durante l’emergenza Covid, impiega le somme ottenute per finalità diverse da quelle cui il prestito è destinato.
Nella vicenda in oggetto un professionista, dopo aver ricevuto un mutuo garantito dal Fondo di garanzia a favore delle piccole e medie imprese, finalizzato ad assicurare la liquidità aziendale, lo aveva destinato, per la gran parte, all’estinzione di un precedente mutuo ipotecario della moglie e, per il residuo, a ripianare il proprio scoperto di conto corrente.
Pertanto in riferimento al caso di specie è stato statuito che è configurabile il reato di malversazione nel caso in cui, successivamente all’erogazione, da parte di un istituto di credito, di un finanziamento assistito dalla garanzia pubblica rilasciata dal Fondo per le PMI, gli importi erogati non vengano destinati alle finalità cui detto finanziamento è destinato per legge.