Concordato preventivo biennale: l’Agenzia aggiorna le FAQ

Per accedere al concordato preventivo biennale è necessario non avere debiti tributari o contributivi relativi all’anno d’imposta precedente a quello di riferimento della proposta del Fisco ed è sufficiente che tale requisito sia soddisfatto al momento di accettazione dell’accordo.

Sciolto anche il dubbio sulla tempistica del pagamento degli acconti, comprensivi delle maggiorazioni, in presenza di una dichiarazione integrativa: l’Amministrazione specifica che la violazione per l’omesso o tardivo versamento è ravvisabile se il pagamento avviene oltre il giorno di adesione all’accordo. Le violazioni, inoltre, possono essere sanate tramite ravvedimento operoso.

Infine, nella sezione dedicata alle condizioni di accesso e cause di esclusione, l’Agenzia precisa che al raggiungimento della soglia del 40% concorrono solo i redditi esenti, esclusi o non

concorrenti alla base imponibile in seguito a disposizioni agevolative destinate a specifiche attività e che non rilevano, invece, le componenti di reddito, come, ad esempio, le plusvalenze pex, derivanti dalla cessione delle partecipazioni d’impresa oppure i dividendi percepiti nell’eserciziodell’attività d’impresa.